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giovedì 6 dicembre 2012

L’affascinante teoria del “Biocentrismo” secondo cui la coscienza non scompare con la morte del corpo




Qui l'articolo:



"Secondo il biocentrismo, lo spazio e il tempo non sono quelle dimensioni immutabili e rigide che abbiamo sempre pensato. Secondo le considerazioni degli esperimenti di fisica quantistica, tutta la nostra esperienza sensoriale non è altro che un vortice di informazioni che si verificano nella nostra mente. Lo spazio e il tempo sono semplicemente “regole” create dal nostro cervello attraverso le quali la nostra coscienza cerca di dare un “ordine” a quella esperienza che chiamiamo “realtà”.
Come già scriveva Ralph Waldo Emerson nel 1844 in Experience: “Abbiamo capito che non vediamo la realtà direttamente, ma mediatamente e che non abbiamo alcuna possibilità di modificare o correggere le lenti colorate attraverso le quali vediamo il mondo, nè di calcolare l’entità dei loro errori. Forse queste lenti hanno un potere creativo, forse non esiste nessun oggetto”. Chiaramente, tutto ciò trascende le nostre idee classiche di spazio e tempo."

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