Qui l'articolo:
"Secondo il biocentrismo, lo spazio e il tempo non sono quelle 
dimensioni immutabili e rigide che abbiamo sempre pensato. Secondo le 
considerazioni degli esperimenti di fisica quantistica, tutta la nostra 
esperienza sensoriale non è altro che un vortice di informazioni che si 
verificano nella nostra mente. Lo spazio e il tempo sono semplicemente 
“regole” create dal nostro cervello attraverso le quali la nostra 
coscienza cerca di dare un “ordine” a quella esperienza che chiamiamo 
“realtà”.
Come già scriveva Ralph Waldo Emerson nel 1844 in Experience:
 “Abbiamo capito che non vediamo la realtà direttamente, ma mediatamente
 e che non abbiamo alcuna possibilità di modificare o correggere le 
lenti colorate attraverso le quali vediamo il mondo, nè di calcolare 
l’entità dei loro errori. Forse queste lenti hanno un potere creativo, 
forse non esiste nessun oggetto”. Chiaramente, tutto ciò trascende le 
nostre idee classiche di spazio e tempo."

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