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giovedì 31 gennaio 2013

Sufismo





"Il Sufismo o Tasawwuf (arabo: تصوّف‎ - taṣawwuf) è la forma di ricerca mistica (da Mysticos, cioè "pertinente l'iniziazione") tipica della cultura islamica.
Il Sufismo viene a volte definito come l'unione antica del Cristianesimo e del neoplatonismo, che diede vita ad una forma di ricerca interiore, il misticismo dell'Islam.
Il Sufismo è la scienza della conoscenza diretta di Dio; le sue dottrine e i suoi metodi sono derivati dal Corano, anche se il Sufismo utilizza concetti derivati da fonti tanto greche come persiane antiche e indù. Comunque, nonostante le idee prese in prestito da culture e religioni precedenti, si può affermare che l'essenza del Sufismo sia prettamente islamica."

" Il termine arabo "tasàwwuf" deriverebbe dalla lana (in arabo sùf) con cui erano intessuti gli umili panni dei primi mistici musulmani che per questo vennero chiamati "sufi", ma un'altra etimologia si rifà al vocabolo suffa, "portico" antistante la casa-moschea di Muhammad a Medina, sotto il quale si raccoglievano alcuni pii musulmani, ospitati volentieri dal Profeta per la loro povertà che s'accompagnava a un atteggiamento assai pio. Altri riconducono il termine all'arabo safà' (purezza) o si richiamano alla collocazione dei sufi 'in prima fila' (saff al-àwwal) al cospetto di Dio."



" In arabo la parola "tasawwuf", è composta da quattro consonanti :
T, S, W, F, che significano:
La prima lettera T stà per Tawba, ovvero "pentimento", che è il primo passo sulla Via.
E' come se si trattasse di un doppio passo, uno esteriore ed uno interiore: l'esteriore consiste nel pentimento relativo alle parole , agli atti ed ai sentimenti, mantenendo la propria vita scevra di peccati e di atti illeciti, perseguendo l'obbedienza, rifuggendo rivolta ed opposizione per cercare accordo ed armonia. Il passo interiore del pentimento è un atto del cuore consistente nel purificarlo dai desideri per le cose di questo mondo e nella sua completa dedizione al Divino."



Il secondo grado è lo stato di gioia e purezza, safà ed è simboleggiato dalla lettera S.
Anche in questo grado vi sono due passi da fare: il primo verso la purezza del cuore, il secondo verso il suo centro nascosto. La purezza del cuore (safà al-qalb) proviene da un cuore che si è liberato dall'ansia provocata dal peso delle preoccupazioni mondane per il cibo, per il bere, per il dormire, per i vani discorsi. Il modo per liberare il cuore e purificarlo è quello del ricordo (dhikr) di Allàh.

La terza lettera W, stà per la parola walàya, che è lo stato di santità degli amanti di Allàh e dipende dalla purezza interiore. Allàh menziona i Suoi amici (awliyà) nel Sacro Corano:
"Invero sugli amici di Allàh non vi è timore nè essi sono rattristati." , "Per costoro vi sono delle buone novelle in questo mondo e nell'altro." (Cor. 10 - 62,64).
L'effetto visibile di tale stato è l'essere abbellito con i più bei tratti del carattere , con le virtù ed i buoni costumi; si tratta dell'elargizione di un dono divino. Il Profeta (s.a.s.) ha detto: "Caratterizzatevi con i tratti divini".

La quarta lettera F, stà per fanà, l'estinzione dell'io, lo stato di annientamento in Allàh , ovvero a tutto ciò che non è Allàh. Quando gli attributi della natura umana si estinguono ed il falso io svanisce assieme alla molteplicità degli attributi e delle forme di questo mondo, allora non sussistono più che gli Attributi dell'Unità (sifàt al-ahadiyya).
Questa è la stazione dei Profeti e dei Santi, gli amici di Allàh, situata nel dominio della Natura divina (làhùt).
Quando l'esistenza contingente è unita all'esistenza eterna, non può essere più concepita come un'esistenza separata; quando tutti i legami terreni sono abbandonati e si è in unione con Allàh, con la Realtà divina, si riceve una eterna purezza , non si può più essere biasimati e si diventa uno dei "compagni del giardino, dove dimorano per sempre" (Cor.VII, 42), "coloro che credono ed operano rettamente" (ibid.) .
Tuttavia "Noi (Allàh) non poniamo alcun peso sull'anima che essa non possa sopportare " (ibid).
L'uomo deve soltanto possedere una instancabile pazienza . "Ed Allàh è con coloro che con pazienza perseverano" (Cor. VIII,66)."


" La conoscenza di Dio non si può ottenere cercandola; tuttavia solo coloro che la cercano la trovano.
Bayazid al-Bistami"

" Sufismo consiste nel ristabilirsi nello stato di equilibrio di prima che si entrasse nell'esistenza.
Abu Bakr ash-Shibli"

 "Il sufi è tale che, quando parla, il suo linguaggio è l'essenza del suo stato, ciò significa che quando parla non dice nulla senza essere egli stesso quel qualcosa; e quando tace il suo comportamento esprime il suo stato e traduce all'esterno il distacco di esso. (T.A. 126)."

" - E' un attributo del súfi esser sereno quando non ha nulla, e non esser egoista quando gli vien dato qualcosa. (R., -149)."

" Come conseguenza della confusione della gente tra i termini asceta (zahid), adoratore ('abid), e Sufi, possiamo affermare quel che segue: l'asceta è colui che si allontana dai beni del mondo e dalle sue cose piacevoli.. L'adoratore è colui che pone attenzione nell'osservare gli atti di adorazione, come alzarsi di notte per pregare (al-qiyam), compiere le preghiere canoniche (al-salat), e così via. Il Sufi è sia un asceta che un adoratore. Così il Sufi si astiene dal mondo, visto che è al di là del punto in cui niente può distrarlo da Dio. Ma il Sufi è anche un adoratore per la sua costanza con Dio e il suo legame con Dio (possa Egli essere esaltato). Egli adora Dio perché Dio è "adorabile", non per desiderio, né per paura."


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