Dalla Conoscenza alla Consapevolezza... Un percorso...
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venerdì 24 maggio 2013
Estratti dal libro "Il codice della luce" Daniel Lumera
Chiesi al Sole: "Cosa sono i problemi?" "L'ombra è solo la testimonianza della luce". Mi rispose
E quello che ho compreso è che quella origine era sempre la stessa:
l'amore... era quella l'energia dalla quale tutto nasce e dalla quale
tutto si emana.
Il solo immaginare la luce dentro se stessi produce benessere.
cercare
di spiegare questi stati elevati di consapevolezza sarebbe come cercare
di spiegare l'esistenza di Dio senza l'esperienza diretta.
Il
corpo è un mezzo affinchè la coscienza possa esprimersi, ma non è la
coscienza. Quasi sempre l'essere umano vive identificandosi con esso,
scambiando l'auto per il conducente.
Normalmente
pensiamo che la rabbia sia qualcosa di negativo, dimenticandoci che
invece è una frequenza distorta dell'amore. Tutte le esperienze che
facciamo, tutte le persone che incontriamo e le relazioni che iniziamo
hanno questa funzione: farci integrare l'esprienza dell'unità, superando
questa condizione di separazione che ci isola dal resto dell'universo
come coscienza separata ed individuale.
La
felicità che si prova quando la propria coscienza sperimenta l'unità
del piano solare, non ha niente a che fare con la felicità comunemente
intesa perchè è una felicità esistenziale e non dipende da altro che dal
fatto di esistere. Normalmente noi siamo felici se qualcosa va bene e
infelici se qualcosa va amle: il nostro stato dipende dall'esterno, dal
lavoro, dalle relazioni, dalle situazioni, dalle notizie che ci danno.
Esiste tuttavia un altro tipo di felicità che non dipende da queste
cose: questa è la nostra condizione naturale, dalla quale venimo, nostra
per diritto di esistenza.
La coscienza è il contenitore della consapevolezza, La consapevolezza deriva dell'esperienza.
Il
senso di ogni vera guarigione e di ogni vera soluzione non è quello di
superare la malattia o di risolvere il problema, ma è la consapevolezza
di essere una coscienza aldi là della malattia e del problema.
Un
uomo più evoluto non è quello che al posto della clava ha il cellulare,
ma quello che sa cosa sia l'amore, che conosce e porta la pace, che è
capace di perdonare e di guardarsi allo specchio per cambiare ed
ammettere i propri errori.
Esiste
un livello di espansione nel quale anche lìesigenza di cambaire il
proprio codice è superflua perchè tutto appare perfetto così come è,
senza luci nè ombre. In questa nuova coscienza si sperimenta la pace. Al
di là delle nostre necessità personali esiste la gioia dell'esistenza.
Al di là del desiderio di avere e di fare esiste la gioia dell'essere.
Questo è il vero obiettivo della conoscenza.
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