Sapone Senza Soda caustica
Il sapone senza soda caustica è semplice da fare e sarà un’idea regalo naturale fatta interamente con le vostre mani: ecco la ricetta del sapone fatto in casa più profumato che ci sia!
Il sapone del vostro profumo preferito non è ancora stato inventato? Fatelo voi con una ricetta semplice del sapone senza soda caustica: delicato e così facile da fare che lo potrete preparare anche insieme ai bambini!
Ingredienti:
- 250 gr di lasciva
- 120 gr di olio di oliva
- 1 litro di acqua
- 60 gr di amido di riso
- 30 gocce delle vostre essenze preferite
Preparazione:
Scaldate l’olio facendolo arrivare circa alla temperatura di 45 gradi: aggiungete quindi la lasciva mescolando continuamente. Create quindi il vostro mix profumato di essenze e versatelo nel composto continuando a mescolare. A parte mescolate l’amido di riso
con l’acqua fino a quando non si sarà sciolto e aggiungete il liquido
al composto sul fuoco continuando a mescolare: lasciate bollire il
composto fino a quando non incomincerà a rapprendersi. A questo punto
versate il vostro sapone in delle formine e aspettate
pazientemente che si solidifichi: ci vorranno circa una decina di giorni
e se, passati questi giorni, vi sembrerà ancora morbido, aspettate
pazientemente ancora qualche giorno! Le saponette saranno quindi pronte da essere usate o regalate!
Un altro guest post di lettore anonimo.
Questa volta si parla del processo di saponificazione che, come abbiamo già visto in un post precedente,
è stato inventato dagli Arabi. Il nostro lettore mascherato (che
ringrazio come sempre) oggi ci spiega come realizzare il sapone in casa.
Curiosi? A lui la parola.
“Ahh! Bei tempi quelli in cui ero studente di chimica e per diletto imparai la ricetta per fare il sapone in casa“. Esordisce così prima di spiegarci il procedimento passo per passo. Siete pronti a preparare il sapone in casa vostra?
INGREDIENTI
La saponificazione dei grassi è un procedimento che, con le opportune cautele, si può condurre comodamente in casa con solamente tre ingredienti:
- l’acqua distillata (300 gr);
- la soda caustica (128 gr);
- un olio a scelta.
Dei tre sicuramente la soda caustica
è il componente più difficile da reperire e da maneggiare; purtroppo
pero è obbligatorio per realizzare il processo di saponificazione. La si
compera nelle drogherie, nelle ferramenta e nei migliori supermercati e
costa poco; viene usata anche per sturare chimicamente i servizi o i
lavandini.
STRUMENTI
Avremo bisogno necessariamente di:
- una bilancia da cucina;
- un paio di guanti;
- una mascherina per trattare la soda (che è corrosiva);
- un termometro (da cucina) per misurare la temperatura dei liquidi.
Un solaio, una cantina o un garage
costituiscono gli ambienti più adatti a lavorare con calma (senza
bambini o animali attorno) e procedere alla creazione del sapone.
1. SCIOGLIERE LA SODA CAUSTICA
Per prima cosa pesate con cautela 128 grammi di soda servendovi di un cucchiaio di plastica.
[ATTENZIONE: Maneggiare la soda caustica può essere pericoloso]
In un recipiente di vetro o di ceramica aggiungete 300 grammi di acqua distillata (quella del Sindaco non va bene perché contiene cloro); attenzione che il processo di solubilizzazione della soda in acqua va fatto un pochino per volta perché la soda a contatto con l’acqua produce una reazione chimica
che la porta a schizzare dal recipiente (occhio ai vestiti); fate
inoltre attenzione perché tutto il liquido si scalda sino anche a 80°C.
Dopo aver sciolto tutta la soda caustica
in acqua, lasciate riposare il tutto in un posto tranquillo fino a che
la temperatura non scende di nuovo a 40-45°C.
2. PORTARE L’OLIO A 45° e UNIRLO AD ACQUA E SODA
In una pentola d’acciaio inox versate 1 litro di olio di oliva (va bene anche l’olio di mandorle o di cocco) e scaldatelo fino a portarlo ad una temperatura vicina ai 45°C.
Aggiungete (nella pentola
contenente l’olio) a poco a poco anche l’acqua con la soda disciolta. In
questo modo ha inizio il processo di saponificazione.
Con un cucchiaio di legno o un vecchio frullatore ad immersione amalgamate la crema (il sapone) che si forma.
3. DARE LA FORMA AL SAPONE
Versate il composto così ottenuto in
stampini di silicone; il tempo necessario affinché si solidifichi è di
minimo 24 ore. È buona norma coprire ed isolare gli stampini con stracci
molto spessi riponendoli in un luogo asciutto e fresco.
Le saponette che avrete realizzato andranno poi messe da parte per un mesetto prima di poterle utilizzare sulla pelle.
Quella appena terminata è la
preparazione di base del sapone, che si presta a numerose aggiunte per
realizzare il sapone “su misura”.
5. PERSONALIZZARE IL SAPONE CON FRAGRANZE A PIACERE
Durante la fase di omogeneizzazione tra l’olio caldo e la soda diluita si possono aggiungere diversi ingredienti per personalizzare la saponetta:
- un cucchiaino di polvere di caffè o di argilla o pietra pomice per dare l’effetto “peeling” o “scrub” al sapone;
- dei coloranti naturali scelti dalla cucina per colorare il sapone che altrimenti sarebbe giallino (attenzione a scegliere sostanze che non aggrediscono la pelle come il cacao, lo zafferano, curcuma, cannella, ecc…)
- alcune gocce di olio essenziale ad uso cosmetico, oppure fiori e frutta, per dare al sapone la fragranza desiderata.
- si potrebbe usare anche il latte al posto dell’acqua o aggiungere miele, vaniglia, cannella o altri ingredienti da cucina per rendere il sapone più “goloso”. Attenzione però… poi il sapone non si mangia!
Insomma la ricetta illustrata è un buon
punto di partenza per creare in casa un accessorio di uso quotidiano che
la nostra inventiva e fantasia può portare persino a farne un originale
regalo.
- See more at: http://www.bagnidalmondo.com/come-fare-il-sapone-in-casa-la-ricetta-di-bagnidalmondo/#sthash.lN6bRjsg.dpu
Sapone Con Soda Caustica
Eccomi finalmente con la ricetta del mio primo sapone autoprodotto!
Faccio una piccola premessa: è assolutamente necessario e importante
rispettare le proporzioni tra gli ingredienti e fare attenzione nel
maneggiare la soda caustica che è altamente corrosiva. Prima di inziare
munirsi di guanti di plastica resistenti, una mascherina per le vie
respiratorie e degli occhialini di plastica. Inoltre ricordo che tutti
gli utensili che vengono a contatto con la soda non devono più essere
utilizzati per cucinare o contenere cibi.
Ingredienti:
1 kg di olio d’oliva
128 g di soda caustica (idrossido di sodio) pura al 100%
300 g di acqua
Ingredienti facoltativi:
20-30 gocce dell’olio essenziale preferito
1 cucchiaio di farina di riso per fissare la fragaranza
20-30 gocce dell’olio essenziale preferito
1 cucchiaio di farina di riso per fissare la fragaranza
Utensili necessari:
1 termometro che vada da -10° a +100°
1 frullatore ad immersione
1 stampo grande in silicone o 2 stampi più piccoli
1 pentola d’acciaio dai bordi alti
1 contenitore in acciaio capiente
1 bilancia pesa alimenti
1 cucchiaio
strofinacci e coperte
carta forno
1 termometro che vada da -10° a +100°
1 frullatore ad immersione
1 stampo grande in silicone o 2 stampi più piccoli
1 pentola d’acciaio dai bordi alti
1 contenitore in acciaio capiente
1 bilancia pesa alimenti
1 cucchiaio
strofinacci e coperte
carta forno
Procedimento:
Dopo essersi bardati a dovere, si comincia misurando l’acqua, 300ml, e versandola in un contenitore o in una pentola.
In questo caso la mia acqua è di colore arancione perchè ho usato il succo di due carote frullate e filtrate. Ma si può benissimo usare della semplice acqua di rubinetto, a condizione che non contenga un alto livello di cloro.
Fatto questo prendiamo la soda caustica, maneggiandola con molta cautela, e ne pesiamo 128 grammi su una bilancia, preferibilmente elettronica.
Dopo averla pesata andiamo a versarla lentamente nel contenitore con l’acqua.
E mescoliamo con molta cura affinché la soda si sciolga tutta nell’acqua. Riponete molta attenzione in questo passaggio! Infatti la soda, appena toccata l’acqua, fa reazione chimica e diventa altamente corrosiva. Non solo, ma rilascia anche dei vapori che vanno assolutamente evitati!
Dopo aver mescolato con cura mettiamo il recipiente in un posto sicuro, lontano da animali o bambini, affinché la temperatura scenda fino a 45° (controlleremo poi con il termometro). Nel frattempo, in un’altra pentola (possibilmente dai bordi alti) versiamo l’olio e lo facciamo riscaldare su fornello a fuoco molto basso. Anche l’olio, infatti, deve raggiungere la temperatura di 45°.
Quando entrambe le soluzioni sono alla stessa temperatura, versiamo la soda nella pentola con l’olio e mescoliamo delicatamente.
Dopodiché frulliamo il tutto con il frullatore ad immersione. Attenzione anche durante quest’operazione! Il liquido non deve schizzare fuori dalla pentola perchè è ancora altamente caustico.
Frullando, la consistenza del liquido si fa sempre più cremosa fino a sembrare una vera e propria crema. Abbiamo raggiunto la fase di “nastro” e questo è il momento adatto per aggiungere erbe, fiori o olii essenziali (circa 20-30 gocce) o qualsivoglia elemento all’interno della nostra crema (nella quantità di 3 cucchiaini ogni kg di olio).
Dopodiché versiamo il tutto nel nostro stampo in silicone e lo smuoviamo leggermente affinché le bolle d’aria formatesi svaniscano.
Infine copriamo la superficie dello stampo con della carta forno e riponiamo il nostro sapone in un posto sicuro e al caldo sotto le coperte per almeno 48 ore.
Trascorso questo tempo, sempre utilizzando dei guanti, lo tiriamo fuori dallo stampo e lo tagliamo in fette o pezzi che andranno tenuti in un posto asciutto e areato per almeno 6 settimane prima di essere utilizzato. Io ho provato diversi ingredienti, tra cui scorze d’arancio e olio essenziale d’arancio dolce.
Neutro.
Al caffè e cacao, energizzante e contro gli odori come aglio e cipolla che rimangono sulle mani.
Al germe di grano, cannella e zenzero.
E gli ultimi due li ho fatti proprio ieri sera! Quello con olio essenziale di patchouli, succo e polpa di carota.
E l’altro con succo di carota, olio essenziale di patchouli e camomilla setacciata.
Considerazioni:
Che dire se non che questa è un’altra grande soddisfazione! Fare il sapone è gratificante, facilissimo e soprattutto divertente. Trovo inoltre che sia un ottimo modo per riscoprire qualcosa di vero ed emozionante, una radice che tutti abbiamo in fondo al cuore e che ci lega alle cose semplici e concrete. Quindi provate, sperimentate e fatemi sapere! Spero di esservi stata d’aiuto e soprattutto d’ispirazione! Au revoir!
Dopo essersi bardati a dovere, si comincia misurando l’acqua, 300ml, e versandola in un contenitore o in una pentola.
In questo caso la mia acqua è di colore arancione perchè ho usato il succo di due carote frullate e filtrate. Ma si può benissimo usare della semplice acqua di rubinetto, a condizione che non contenga un alto livello di cloro.
Fatto questo prendiamo la soda caustica, maneggiandola con molta cautela, e ne pesiamo 128 grammi su una bilancia, preferibilmente elettronica.
Dopo averla pesata andiamo a versarla lentamente nel contenitore con l’acqua.
E mescoliamo con molta cura affinché la soda si sciolga tutta nell’acqua. Riponete molta attenzione in questo passaggio! Infatti la soda, appena toccata l’acqua, fa reazione chimica e diventa altamente corrosiva. Non solo, ma rilascia anche dei vapori che vanno assolutamente evitati!
Dopo aver mescolato con cura mettiamo il recipiente in un posto sicuro, lontano da animali o bambini, affinché la temperatura scenda fino a 45° (controlleremo poi con il termometro). Nel frattempo, in un’altra pentola (possibilmente dai bordi alti) versiamo l’olio e lo facciamo riscaldare su fornello a fuoco molto basso. Anche l’olio, infatti, deve raggiungere la temperatura di 45°.
Quando entrambe le soluzioni sono alla stessa temperatura, versiamo la soda nella pentola con l’olio e mescoliamo delicatamente.
Dopodiché frulliamo il tutto con il frullatore ad immersione. Attenzione anche durante quest’operazione! Il liquido non deve schizzare fuori dalla pentola perchè è ancora altamente caustico.
Frullando, la consistenza del liquido si fa sempre più cremosa fino a sembrare una vera e propria crema. Abbiamo raggiunto la fase di “nastro” e questo è il momento adatto per aggiungere erbe, fiori o olii essenziali (circa 20-30 gocce) o qualsivoglia elemento all’interno della nostra crema (nella quantità di 3 cucchiaini ogni kg di olio).
Dopodiché versiamo il tutto nel nostro stampo in silicone e lo smuoviamo leggermente affinché le bolle d’aria formatesi svaniscano.
Infine copriamo la superficie dello stampo con della carta forno e riponiamo il nostro sapone in un posto sicuro e al caldo sotto le coperte per almeno 48 ore.
Trascorso questo tempo, sempre utilizzando dei guanti, lo tiriamo fuori dallo stampo e lo tagliamo in fette o pezzi che andranno tenuti in un posto asciutto e areato per almeno 6 settimane prima di essere utilizzato. Io ho provato diversi ingredienti, tra cui scorze d’arancio e olio essenziale d’arancio dolce.
Neutro.
Al caffè e cacao, energizzante e contro gli odori come aglio e cipolla che rimangono sulle mani.
Al germe di grano, cannella e zenzero.
E gli ultimi due li ho fatti proprio ieri sera! Quello con olio essenziale di patchouli, succo e polpa di carota.
E l’altro con succo di carota, olio essenziale di patchouli e camomilla setacciata.
Considerazioni:
Che dire se non che questa è un’altra grande soddisfazione! Fare il sapone è gratificante, facilissimo e soprattutto divertente. Trovo inoltre che sia un ottimo modo per riscoprire qualcosa di vero ed emozionante, una radice che tutti abbiamo in fondo al cuore e che ci lega alle cose semplici e concrete. Quindi provate, sperimentate e fatemi sapere! Spero di esservi stata d’aiuto e soprattutto d’ispirazione! Au revoir!
Ciao!! Trovo le tue ricettive davvero fantastiche...mi piacerebbe fare le saponette con la lisciva, posso aggiungerci la scorza d'arancio come hai fatto tu in quello con la soda? La metti dentro fresca o prima la fai seccare? Grazie mille..Giada
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