| Il trattato di Kundalini | |||
| Tratto da: Swami Sivananda Kundalini Yoga Capitolo Secondo Kundalini Yoga - Teoria  | 
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Swami Sivananda Sarasvati 
    (1887-1963) nacque in una grande e nobile famiglia del Sud 
    dell'India; laureatosi in medicina, si dedicò alla professione 
    in Malesia con grande successo. Nel 1924, attratto dal richiamo 
    della ricerca spirituale, approdò a Rishikesh, alle pendici 
    dell'Himalaya, dove nel 1932 fondò lo "Sivananda Ashram" e nel 
    1936 la "Divine Life Society". Scomparso nel 1963, ha lasciato 
    più di 300 libri sullo Yoga, traducendo oltre alla Bhagavad Gita 
    anche i Brahmasutra, il Bhagavatam, molte Upanishad e scrivendo 
    moltissimi altri volumi su tutti gli aspetti pratici dello Yoga, 
    del Vedanta e della Sadhana spirituale.  
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Le nadi sono i canali astrali fatti di 
    materia astrale, che portano le correnti psichiche. Il termine 
    sanscrito "nadi" viene dalla radice "nad", che significa 'movimento'. 
    È attraverso queste nadi (sukshma, passaggi sottili) che si 
    muove, o fluisce, la forza vitale, o corrente pranica. Poiché 
    sono fatte di materia sottile, non possono essere viste dai nudi 
    occhi fisici e sul piano fisico non è possibile fare nessun 
    esperimento di prova. Queste yoga nadi non sono i comuni nervi, 
    arterie e vene che si conoscono in anatomia e fisiologia (vaidya 
    shastra); le yoga nadi sono completamente diverse da queste. Il 
    corpo è pieno d'innumerevoli nadi, che non possono essere 
    contate. Diversi autori specificano il numero delle nadi 
    differentemente, da 72.000 a 350.000. Quando volgete la vostra 
    attenzione alla struttura interna del corpo, siete presi da 
    meraviglia e stupore; perché l'architetto è lo stesso Signore 
    Divino, assistito da esperti ingegneri e muratori - maya, 
    Prakriti, viswa karma, ecc.  
Le nadi svolgono una parte vitale in questo yoga. Kundalini, quando destata, passerà attraverso la sushumna nadi, e questo sarà possibile solo se le nadi sono pure. Perciò, il primo passo nel kundalini yoga è la purificazione delle nadi. Una conoscenza dettagliata delle nadi e dei chakra è assolutamente necessaria. Le loro ubicazioni, funzioni, nature, ecc., devono essere studiate per esteso. Le linee sottili, yoga nadi, influiscono sul corpo fisico. Prana, nadi e chakra sottili (sukshma) hanno manifestazioni e operazioni grossolane nel corpo fisico. I nervi e i plessi grossolani hanno relazione intima con quelli sottili. Dovete comprendere bene questo punto. Poiché i centri fisici hanno relazione intima con i centri astrali, le vibrazioni prodotte nei centri fisici coi metodi prescritti hanno gli effetti desiderati nei centri astrali. Ovunque c'è un incrocio di parecchi nervi, arterie e vene, quel centro è chiamato "plesso". I plessi fisici materiali conosciuti dai vaidya shastra sono: pampiniforme, cervicale, brachiale, coccigeo, lombare, sacrale, cardiaco, esofageo, epatico, faringeo, polmonare, prostatico, ecc. Similmente, vi sono plessi, o centri di forze vitali, nelle sukshma nadi e sono conosciuti come "padma" (loto) o chakra. Istruzioni dettagliate su tutti questi centri sono date successivamente. Tutte le nadi sorgono dal kanda, che è nella giunzione dove la sushumna nadi è connessa con il muladhara chakra. Alcuni dicono che questo kanda è dodici pollici sopra l'ano. Delle innumerevoli nadi, quattordici sono considerate le più importanti. Esse sono: 
 
Ancora, Ida, Pingala e Sushumna sono le più 
    importanti di queste quattordici nadi, e Sushumna è la 
    principale. È la più alta e la più ricercata dagli yogi; le 
    altre nadi sono subordinate ad essa. Istruzioni dettagliate su 
    ciascuna nadi e le sue funzioni, e sul metodo di risvegliare 
    Kundalini e farla passare di chakra in chakra, sono date nelle 
    pagine seguenti.  
Colonna Spinale Prima di passare allo studio di nadi e chakra dovete sapere qualcosa circa la colonna spinale, poiché tutti i chakra sono connessi ad essa. La colonna spinale è conosciuta come "Merudanda"; essa è l'asse del corpo, e, come il monte Meru, è l'asse della terra. Quindi la colonna spinale è chiamata meru, altrimenti conosciuta come spina dorsale, o colonna vertebrale. L'uomo è un microcosmo. Tutte le cose che si vedono nell'universo - montagne, fiumi, bhuta, ecc. esistono anche nel corpo. Tutti i "tattva" e i "loka" (mondi) sono anche dentro il corpo. Il corpo può essere diviso in tre parti principali: testa, tronco e arti; il centro del corpo è tra la testa e le gambe. La colonna spinale si estende dalla prima vertebra, osso d'atlante, fino alla fine del tronco. La spina dorsale è formata da una serie di trentatré ossa, chiamate vertebre; ed è divisa in cinque regioni, a seconda della posizione che queste occupano: 
 
Le ossa vertebrali sono sovrapposte le une 
    sulle altre, formando così una colonna per il supporto del 
    tronco e del cranio. Esse sono tenute insieme da processi 
    spinosi, obliqui e articolari, e da cuscinetti di 
    fibro-cartilagine tra le ossa. Gli archi delle vertebre formano 
    una cavità cilindrica, ovvero un passaggio per il midollo 
    spinale. Le dimensioni delle vertebre differiscono le une dalle 
    altre. Per esempio, la dimensione delle vertebre nella regione 
    cervicale è più piccola che in quella toracica, ma gli archi 
    sono più grandi. Il corpo delle vertebre lombari è il più largo 
    e il più grande. Tutta la spina dorsale non è come una corda 
    rigida, ma ha delle curvature che le danno elasticità. Tutte le 
    altre ossa del corpo sono connesse con questa colonna. Tra ogni 
    coppia di vertebre ci sono aperture attraverso cui passano i 
    nervi spinali, dal midollo spinale alle diverse parti e organi 
    del corpo. Le cinque regioni della spina dorsale corrispondono 
    alle regioni dei cinque chakra: muladhara, svadhishthana, 
    manipura, anahata e vishuddha. La sushumna nadi passa attraverso 
    la cavità cilindrica della colonna vertebrale, mentre Ida è sul 
    lato sinistro e Pingala sul lato destro. 
Sukshma Sharira 
scaldata, il vapore acqueo corrisponde al 
    corpo astrale. Allo stesso modo, il corpo astrale, o sukshma, è 
    dentro il corpo fisico o grossolano. Il corpo grossolano non può 
    fare niente senza il corpo astrale. Ogni centro grossolano del 
    corpo ha il suo centro astrale. Una chiara conoscenza del corpo 
    grossolano è di estrema importanza, poiché questo yoga si occupa 
    dei centri del corpo astrale. Perciò, nei capitoli seguenti, 
    troverete una breve descrizione dei centri del corpo grossolano 
    e dei loro centri corrispondenti nel corpo sottile. Troverete la 
    descrizione dei centri astrali e le funzioni loro connesse nel 
    corpo fisico.Il corpo fisico è foggiato secondo la natura del corpo astrale; è qualcosa come l'acqua, sebbene di forma più grossolana (sthula). Quando l'acqua viene 
Kanda 
Questo è situato tra l'ano e la radice dell'organo di riproduzione. Ha la forma di un uovo ed è coperto di membrane. È proprio sopra il muladhara chakra. Tutte le nadi del corpo originano dal kanda, che è la giunzione dove la sushumna è connessa col muladhara chakra. I quattro petali del muladhara chakra sono ai lati del kanda, e la giunzione è chiamata granthi-sthana, dove l'influenza di maya è molto forte. In alcune Upanishad troverete che il kanda è nove dita sopra i genitali. Il kanda è il centro del corpo astrale da dove nascono le yoga nadi, i canali sottili, e da dove portano il sukshma prana (l'energia vitale) nelle diverse parti del corpo. Corrispondente a questo centro, nel corpo fisico grossolano c'è la coda equina. Il midollo spinale, che si estende dal cervello fino alla fine della colonna vertebrale, si assottiglia in un fine filo di seta. Prima del suo termine dà origine a innumerevoli fibre, ammassate in un mazzo di nervi. Questo mazzo di nervi è la coda equina (cauda equina) del corpo grossolano; il centro astrale della coda equina è il kanda. 
Midollo Spinale 
Il sistema nervoso centrale consiste del cervello e del midollo spinale, il centro o asse cerebro-spinale. La continuazione del midollo allungato, o bulbo, è il mezzo di connessione tra il cervello e il midollo spinale. Il centro del midollo allungato è intimamente connesso con le funzioni involontarie del respiro e della deglutizione. Il midollo spinale si estende dalla cima del canale spinale fino alla seconda vertebra della regione coccigea, dove si assottiglia in un fine filo di seta chiamato filum terminale. Il midollo spinale è una colonna di materia cerebrale bianca e grigia molto soffice. La materia bianca è disposta ai lati della materia grigia. La materia bianca è composta di nervi midollari, mentre quella grigia è fatta di cellule e fibre nervose. Esso non è disposto fermamente nel canale spinale, ma vi è per così dire sospeso o calato, come il cervello nella cavità cranica. È nutrito dalle membrane. Il midollo spinale e il cervello fluttuano nel fluido cerebro-spinale, che previene qualsiasi danno fatto loro; inoltre il midollo spinale è protetto da un rivestimento di tessuto grasso. È diviso in due metà simmetriche da una fenditura anteriore e posteriore. Nel centro c'è un piccolo canale, chiamato canale centrale. La brahmanadi scorre lungo questo canale, dal muladhara al sahasrara chakra; è attraverso questa nadi che Kundalini, quando destata, passa al brahmarandhra. Il midollo spinale non è diviso, o separato, dal cervello, ma è contiguo ad esso. Tutti i nervi cranici e spinali sono connessi con il midollo. Ogni nervo del corpo vi è connesso. Gli organi di riproduzione, minzione, digestione, circolazione sanguigna e respirazione sono tutti controllati dal midollo spinale. Questo, nel quarto ventricolo del cervello, si dispiega nel midollo allungato. Dal quarto ventricolo passa lungo il terzo, quindi nel quinto ventricolo del cervello e infine raggiunge la sommità della testa, il sahasrara chakra. 
Sushumna Nadi 
Quando studiamo la costruzione, l'ubicazione e la funzione del midollo spinale e della sushumna nadi, possiamo dire subito che il midollo spinale era chiamato sushumna nadi dagli yogi del passato. L'anatomia occidentale si occupa della forma e delle funzioni grossolane del midollo spinale, mentre gli yogi dei tempi antichi si occupano della natura sottile (sukshma) delle cose. Ora, nel kundalini yoga dovete avere una completa conoscenza di questa nadi. La sushumna si estende dal muladhara chakra (seconda vertebra della regione coccigea) al brahmarandhra. L'anatomia occidentale ammette che nel midollo spinale c'è un canale centrale chiamato 'canalis centralis', e che il midollo è fatto di materia cerebrale bianca e grigia. Il midollo spinale è sospeso, o calato, nella cavità della colonna spinale. Allo stesso modo, la sushumna è calata dentro il canale spinale ed ha sezioni sottili; è di colore rosso, come il fuoco (agni). Dentro sushumna c'è una nadi chiamata vajra, che è luminosa come il sole (surya), ed ha qualità rajasiche. Ancora, dentro questa vajra nadi c'è un'altra nadi chiamata chitra, che è di natura sattvica e di colore pallido. Le qualità di agni, surya e chandra (fuoco, sole e luna) sono i tre aspetti del shabda Brahman. Dentro questa chitra c'è un minuscolo canale sottile (conosciuto come ' canalis centralis'). Questo canale è conosciuto come brahmanadi, e tramite esso, Kundalini, quando risvegliata, passa dal muladhara al sahasrara chakra. In questo canale centrale si trovano tutti i sei chakra (loti, e cioè muladhara, svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha e ajna). L'estremità inferiore della chitranadi e chiamata brahmadwara, la porta di Brahman, poiché Kundalini deve passare attraverso questa porta per raggiungere il brahmarandhra. Questa porta corrisponde ad Hardwar, che è la porta di Hari di Badrinarayan nel macrocosmo (piano fisico). La chitra termina nel cervelletto. In senso generale, la stessa sushumna nadi (midollo spinale grossolano) è chiamata brahma nadi, perché questa è dentro la sushumna. Anche il canale dentro la chitra è chiamato sushumna, perché questo canale è dentro la sushumna. Le nadi Ida e Pingala sono ai lati sinistro e destro della spina dorsale. Citra è la più alta e la più amata dagli yogi. È come un filo sottile di loti; splendente di cinque colori, è il centro della sushumna. È la parte più vitale del corpo. È chiamata la via Celeste; dispensatrice d'Immortalità. Contemplando i chakra che esistono in questa nadi, lo yogi distrugge tutti i peccati e ottiene la Beatitudine suprema. È dispensatrice di Liberazione (moksha). 
 
Sistema Simpatico e Parasimpatico 
Su entrambi i lati del midollo spinale vi sono i midolli simpatici e parasimpatici, una doppia catena di gangli, ovvero un cumulo di cellule nervose. Questi costituiscono il sistema autonomo, che fornisce nervi agli organi involontari, come cuore, polmoni, intestini, reni, fegato, ecc., e li controlla. Il nervo vago, che svolge una parte vitale nell'economia umana, proviene dal sistema simpatico. Questo sistema stimola o accelera, mentre il sistema parasimpatico ritarda o inibisce. Vi sono nervi per dilatare o espandere le arterie che portano puro sangue ossigenato per nutrire i tessuti, gli organi e le cellule delle diverse parti del corpo; questi sono chiamati vasi-dilatatori. Le catene simpatiche di destra e di sinistra sono connesse da filamenti, che s'incrociano da destra a sinistra e viceversa, ma i punti esatti dove s'incrociano non si conoscono, sebbene parecchi hanno cercato di trovarli. M'kendrick e Snodgrass nel loro ' Fisiologia dei Sensi ' scrivono: «Dove le fibre sensorie s'incrociano da un lato all'altro non è conosciuto ... In alcune parti del midollo spinale le fibre sensorie s'incrociano da destra a sinistra e viceversa». 
Ida e Pingala Nadi  
Le nadi Ida e Pingala non sono le grossolane catene simpatiche, ma le nadi sottili che portano il sukshma prana. Nel corpo fisico corrispondono approssimativamente alle catene simpatiche di sinistra e di destra. Ida parte dal testicolo/ovaia destro e Pingala da quello/quella sinistro; s'incontrano con la sushumna nadi nel maladhara chakra e formano un nodo. Questa giunzione di tre nadi nel muladhara chakra è conosciuta come mukta triveni. Gange, Yamuna e Saraswati dimorano rispettivamente nelle nadi Pingala, Ida e Sushumna. Questo punto d'incontro è chiamato Brahma granthi. Queste nadi s'incontrano di nuovo nell'anahata e nell'ajna chakra. Anche nel macrocosmo c'è una triveni a Prayag, dove s'incontrano i tre fiumi Gange, Yamuna e Saraswati. Ida scorre per la narice sinistra e Pingala per quella destra. Ida è chiamata anche chandra nadi (luna) e Pingala surya nadi (sole). Ida è fresca e Pingala è calda. Pingala digerisce il cibo. Ida è pallida, Shakti rupa; è la grande nutrice del mondo. Pingala è rosso vivo, Rudra rupa. Ida e Pingala indicano il tempo (kala), mentre Sushumna inghiotte il tempo. Lo yogi conosce il momento della sua morte; porta il suo prana nella Sushumna, lo tiene nel brahmarandhra e sfida il tempo (kala - morte). Il famoso yogi Sri Chang Dev del Maharashtra combatté più volte contro la morte, portando il prana nella Sushumna. Egli era un contemporaneo di Sri Jnana Dev di Alandi, vicino Poona. Fu lui che ebbe bhuta siddhi, il controllo sugli animali feroci, tramite le sue pratiche yogiche; andò sul dorso di una tigre a vedere Sri Jnana Dev. 
Altre Nadi  
Gandhari, hastajihva, kuhu, saraswati, pusha, sankhini, payasvini, varuni, alambusha, vishvodhara, yasaswini, ecc., sono alcune altre nadi importanti. Queste hanno origine dal kanda. Tutte queste nadi sono poste ai lati di sushumna, ida e pingala, e vanno in diverse parti del corpo per compiere certe funzioni particolari. Sono tutte nadi sottili. Innumerevoli nadi minori nascono da queste. Come la foglia dell'albero aswattha è coperta da minuscole fibre, così questo corpo è permeato da migliaia di nadi.  | 
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Chakra 
Sono chiamati anche Padma ma sono più conosciuti come chakra e si trovano nel linga sharira (corpo astrale). Il linga sharira è formato da 17 tattva; e cioè: 5 jnanendriya (orecchie, pelle, occhi, lingua e naso); 5 karmendriya (parola, mani, gambe, genitali e ano); 5 prana (prana, apana, vyana, udana, samana); manas (mente) e buddhi (intelletto). Questi hanno centri corrispondenti nel midollo spinale e nei plessi nervosi del corpo grossolano. Ogni chakra ha controllo e funzione su un centro particolare del corpo grossolano. I chakra non possono essere visti dall'occhio nudo; alcuni medici folli li cercano nel corpo fisico, ma non li possono trovare. Poiché non possono trovare nessun chakra in un corpo morto, essi perdono la fede negli Shastra e nei kriya yogici. Il sukshma prana si muove nel sistema nervoso del linga sharira (corpo astrale). Sthula prana si muove nel sistema nervoso del grossolano corpo fisico. I due corsi sono intimamente connessi; agiscono e reagiscono l'uno sull'altro. I chakra sono nel corpo astrale anche dopo la disintegrazione dell'organismo fisico dopo la morte. Secondo una scuola di pensiero, i chakra si formano solo durante la concentrazione e la meditazione. Questo non è possibile. I chakra devono essere là in uno stato sottile, poiché la materia grossolana è il risultato della materia sottile. Senza il sottile, il corpo grossolano è impossibile. Il significato della sentenza dev'essere interpretato che uno può sentire e comprendere i chakra sottili solo durante la concentrazione e la meditazione. Dovunque c'è un intreccio di parecchi nervi, arterie e vene, quel centro è chiamato plesso. I plessi fisici grossolani conosciuti dai vaidya shastra sono: epatico, cervicale, brachiale, coccigeo, lombare, sacrale, cardiaco, epigastrico, esofageo, faringeo, polmonare, linguale, prostatico, ecc. Similmente, vi sono plessi o centri di sukshma prana nella sushumna nadi. Tutte le funzioni del corpo - nervosa, digestiva, circolatoria, respiratoria, genito-urinaria - e tutti gli altri sistemi del corpo sono sotto il controllo di questi centri nella sushumna. Questi sono centri sottili di energia vitale; sono centri di coscienza (chaitanya). I centri sottili della sushumna hanno i loro centri corrispondenti nel corpo fisico. Per esempio, l'anahata chakra che si trova nella sushumna nadi ha il suo centro corrispondente nel corpo fisico nel cuore (plesso cardiaco). 
I centri sottili nella sushumna nadi sono 
    altrimenti conosciuti come loti o chakra. Un tattva particolare 
    predomina in ogni chakra; in ogni chakra c'è una divinità che vi 
    presiede. In ogni chakra è rappresentato un certo animale, che 
    denota che il centro ha le qualità (tattva o guna) di quel 
    particolare animale. Ci sono sei chakra importanti: muladhara, 
    svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha e ajna. Il sahasrara 
    è il chakra principale, e sta nella testa. Questi sette chakra 
    corrispondono ai loka (bhuh, bhuvah, swah, maha, jana, tapa e 
    satya loka). Da muladhara a vishuddha vi sono i centri dei 
    cinque elementi (pancha bhuta): terra, acqua, fuoco, aria e 
    etere. Quando Kundalini viene destata procede dal muladhara al 
    sahasrara, passando per tutti i chakra. In ogni centro in cui lo 
    yogi dirige la Kundalini, fa esperienza di una forma speciale di 
    Ananda (Beatitudine) e ottiene particolari siddhi (poteri 
    psichici) e conoscenza. Egli gode la Beatitudine suprema quando 
    Kundalini è portata nel sahasrara chakra. Seguono alcuni altri 
    chakra: adhara (un altro nome del muladhara chakra), amrita, 
    ananda, lalita, balwana, brahmadwara, chandra, dipaka, karnamula, 
    gulhaha, kuladipa, kundali, galabaddha, kaladaada, kaladhwara, 
    karangaka, kalabhedan, lalana, mahotsaha, manas, talana, 
    mahapadma, niradhara, naukula, prana, soma, triveni, 
    urdhvarandhra, vajra, ecc. Alcuni di questi nomi si riferiscono 
    ai sei chakra principali. Ci sono anche molti chakra minori. 
    Alcuni hatha yogi dicono che ci sono 21 chakra minori oltre ai 
    13 maggiori; altri hatha yogi affermano che ci sono 49 chakra, 
    mentre gli antichi yogi insegnavano che ci sono 144 chakra. Il 
    lalana chakra, con i suoi 12 petali rossi, è situato vicino alla 
    base del palato; il manas chakra, con i suoi sei petali, è 
    intimamente connesso con le sensazioni, i sogni e i viaggi 
    astrali. Istruzioni dettagliate su ciascun chakra sono date di 
    seguito. 
Petali sui Chakra 
Ogni chakra ha un numero definito di petali, con una lettera sanscrita su ciascun petalo. La vibrazione che si produce in ciascun petalo è rappresentata dalla corrispondente lettera sanscrita. Ogni lettera denota il mantra di devi Kundalini. Le lettere esistono nei petali in forma latente, e possono essere manifestate e le vibrazioni delle nadi sentite durante la concentrazione. Il numero dei petali nei loti varia. Muladhara, svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha e ajna chakra hanno rispettivamente 4, 6, 10, 12, 16 e 2 petali. Tutte le cinquanta lettere sanscrite sono sui cinquanta petali. Il numero dei petali in ciascun chakra è determinato dal numero e dalla posizione delle yoga nadi attorno al chakra. Sarò ancora più chiaro: da ogni chakra saltano fuori un numero definito di yoga nadi. Il chakra ha l'apparenza di un loto, con le nadi come petali. Il suono prodotto dalle vibrazioni delle yoga nadi è rappresentato dalle corrispondenti lettere sanscrite. Quando Kundalini si trova nel muladhara, i chakra con i loro petali sono volti in basso; quando è risvegliata, si voltano verso il brahmarandhra. Essi si volgono sempre dal lato di Kundalini. 
Muladhara Chakra 
Il muladhara chakra è situato alla base della colonna spinale; sta tra l'origine dell'organo di riproduzione e l'ano. È proprio sotto il kanda e la giunzione dove s'incontrano ida, pingala e sushumna nadi. Due dita sopra l'ano e due dita circa sotto i genitali, quattro dita in larghezza è lo spazio dov'è situato il muladhara chakra. Questo è l'adhara chakra (supporto), poiché gli altri chakra vi sono sopra. Kundalini, che dà potere ed energia a tutti i chakra, sta in questo chakra; quindi questo, che è il supporto di tutti gli altri, è chiamato muladhara o adhara chakra. Da questo chakra emanano quattro importanti nadi, che appaiono come petali di un loto. Le vibrazioni sottili fatte da ciascuna nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite: vam, sam, sham e cam. La yoni che si trova al centro di questo chakra è chiamata kama ed è adorata dai siddha. Qui Kundalini giace addormentata. Ganesh è il devata di questo chakra. I sette mondi inferiori: atala, vitala, sutala, talatala, rasatala, mahatala e patala loka sono sotto questo chakra. Questo chakra corrisponde al bhu loka o bhumandal, piano fisico (regione della terra). Bhuvah, swah o swarga, maha, jana, tapa e satya loka sono sopra questo chakra. Tutti i mondi inferiori si riferiscono ad alcuni chakra minori negli arti, che sono controllati dal muladhara chakra. Quello yogi che ha penetrato questo chakra mediante il prithvi dharan ha conquistato il prithvi tattva. Egli non ha paura della morte da terra. Prithvi è di colore giallo. Il tripura (fuoco, sole e luna) dorato è chiamato ' bija '; è anche chiamato parama tejas (la grande energia), che sta sul muladhara chakra ed è conosciuto come swayambhu linga. Vicino a questo linga c'è la regione dorata conosciuta come kula; la divinità che vi presiede è Dakini (Shakti). Il Brahma granthi o nodo di Brahma è in questo chakra. Il Vishnu granthi e il Rudra granthi si trovano nell'anahata e nell'ajna chakra. Lam è il bija del muladhara chakra. Il saggio yogi che si concentra e medita sul muladhara chakra acquista piena conoscenza di Kundalini e dei mezzi per ridestarla. Quando Kundalini è ridestata, egli ottiene darduri siddhi, il potere di sollevarsi dal terreno. Può controllare il respiro, la mente e il seme; il suo prana entra nella brahmanadi; tutti i suoi peccati sono distrutti. Acquista conoscenza di passato, presente e futuro; e gode la beatitudine naturale (sahaja ananda). ![]() 
Svadhishthana Chakra 
Svadhishthana è situato dentro la sushumna nadi, alla radice dell'organo di riproduzione. Corrisponde al bhuvah loka. Nel corpo fisico, ha controllo sul basso addome, sui reni, ecc. Jala mandal (la regione dell'acqua - apas tattva), è qui. All'interno di questo chakra c'è uno spazio come una luna crescente o dalla forma di conchiglia o di fiore kunda. La divinità che vi presiede è il Signore Brahma e devata è la dea Rakini. Il bijakshara vam, il bija di Varuna, si trova in questo chakra. Il colore del chakra è puro rosso sangue o color sindura (vermiglio). Da questo centro emanano sei yoga nadi, che appaiono come i petali di un loto. Le vibrazioni prodotte dalle nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite: bam, bham, mam, yam, ram e lam. Chi si concentra su questo chakra e medita sul devata non ha paura dell'acqua, ed ha un perfetto controllo dell'elemento acqua; ottiene molti poteri psichici, conoscenza intuitiva e un perfetto controllo dei suoi sensi. Ha piena conoscenza delle entità astrali. Kama, krodha, lobha, moha, mada, matsarya ed altre qualità impure sono completamente annientate. Lo yogi diviene conquistatore della morte (mrityunjaya).  
    
Manipura Chakra 
Manipura è il terzo chakra dal muladhara. È situato dentro la sushumna nadi, nella regione dell'ombelico (nabhi sthana). Qui ha il suo centro corrispondente nel corpo fisico, ed ha controllo su fegato, stomaco, ecc. È un centro molto importante. Da questo chakra emanano dieci yoga nadi, che appaiono come i petali di un loto. Le vibrazioni prodotte dalle nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite: dam, dham, nam, tam, tham, dam, dham, nam, pam e pham. Il chakra ha il colore delle nuvole nere. Dentro c'è uno spazio di forma triangolare. È l'agni mandal (regione del fuoco - agni tattva). Il bijakshara ram, bija di Agni, è qui. Le divinità che vi presiedono sono Vishnu e la dea Lakshmi. Questo chakra corrisponde al swah o swarga loka, e al plesso solare nel corpo fisico. 
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Anahata Chakra 
L'anahata chakra è situato nella sushumna nadi. Ha controllo sul cuore; corrisponde al plesso cardiaco nel corpo fisico. Questo chakra corrisponde al maha loka; ed è di colore rosso profondo. Dentro questo chakra c'è uno spazio esagonale color fumo o nero scuro, simile al colore del collirio (usato per gli occhi) Questo chakra è il centro del vayu mandal (regione dell'aria - vayu tattva). Da qui emanano 12 yoga nadi. Il suono prodotto da ciascuna nadi è rappresentato dalle seguenti lettere sanscrite: kam, kham, gam, gham, gnam, cham, chham, jam, jham, jnam, tam e tham. Il bijakshara yam, bija di vayu, è qui. La divinità che vi presiede è Isha (Rudra), e devata è Kakini. Nel muladhara chakra c'è swayambhu linga e nell'anahata chakra abbiamo il bana linga. Il kalpa vriksha, che dà tutte le cose desiderate, è qui. In questo centro viene sentito il suono anahata, il suono del shabda Brahman. Potete sentirlo molto chiaramente quando vi concentrate attentamente su questo centro. Potete distintamente udire questo suono, quando fate sirshasana per lungo tempo. Vayu tattva è pieno di sattva guna. Il Vishnu granthi si trova in questo sthana. Chi medita su questo chakra ha pieno controllo sul vayu tattva. Egli ottiene buchari siddhi, khechari siddhi, kaya siddhi (il potere di volare nell'aria, di entrare nel corpo di un altro), ecc. Riceve l'Amore Cosmico e tutte le altre divine qualità sattviche. ![]() 
Vishuddha Chakra 
Il vishuddha chakra è situato dentro la sushumna nadi, alla base della gola, kantha-mula sthana. Corrisponde al jana loka. È il centro dell'akasa tattva (l'elemento etere). Il tattva è di puro colore blu. Al di sopra di questo, tutti gli altri chakra appartengono al manas tattva. La divinità che vi presiede è Sadasiva (Itara linga), e la dea è Shakini. Da questo centro emanano 16 yoga nadi, che appaiono come i petali di un loto. Le vibrazioni prodotte dalle nadi sono rappresentate dalle 16 vocali sanscrite: am, am, im, im, um, um, rm, rm, lm, lm, em, aim, om, aum, am, ah. L'akasa mandal (la regione dell'etere) è di forma sferica, come la luna piena. In questo centro vi è il bija dell'akasa tattva, ham; esso è di colore bianco. Questo chakra corrisponde al plesso laringeo nel corpo fisico. La concentrazione sul tattva di questo chakra è chiamata akasi dharana. Chi pratica questa concentrazione non perirà nemmeno nel pralaya, e ottiene il massimo successo. Meditando su questo chakra, si ottiene la piena conoscenza dei quattro Veda; si diventa un trikala jnani (che conosce il passato, il presente e il futuro). ![]() 
Ajna Chakra 
L'ajna chakra è situato dentro la sushumna nadi, e il suo centro corrispondente nel corpo fisico è nello spazio tra le due sopracciglia, conosciuto come trikuti. La divinità che vi presiede, Paramasiva (Shambhu), ha la forma di un hamsa (cigno). C'è la dea Hakini (Shakti). Il pranava Om è il bijakshara di questo chakra. È la sede della mente. Ci sono due petali (yoga nadi) ai lati del loto (chakra), e le vibrazioni di queste nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite ham e ksham. È questo il granthi sthana (Rudra granthi). Il chakra è il colore bianco puro o come quello della luna piena (nel giorno di purnima). Il centro corrispondente nel corpo fisico è il plesso cavernoso. Chi si concentra su questo centro distrugge tutti i karma delle vite passate. I benefici derivati dalla concentrazione su questo chakra non possono essere descritti con le parole. Il praticante diventa un jivanmukta (un uomo liberato mentre è ancora in vita). Egli acquisisce tutti gli 8 siddhi maggiori e i 32 siddhi minori. Tutti gli yogi e i jnani si concentrano sul bijakshara di questo centro, il pranava. Ciò è chiamato bhrumadhya drishti (sguardo nello spazio tra le sopracciglia). ![]() 
Il Cervello 
Il cervello e i nervi cranici sono le parti principali dell'intero sistema nervoso. È una massa di tessuti nervosi composti di soffice materia bianca e grigia, e occupa la totalità del cranio. Il cranio è come una cassaforte di ferro per custodire il tesoro, il cervello. È circondato da tre membrane o meningi, cioè: 
 
Sotto l'aracnoide c'è lo spazio che contiene 
    il fluido cerebro-spinale, che ha lo scopo di ostacolare 
    qualsiasi offesa al cervello. Sembra come se il cervello 
    galleggiasse su questo liquido. Il cervello può essere diviso in 
    due metà, emisfero destro e sinistro, da un solco o tessuto 
    centrale. Nel cervello vi sono parecchi lobi o parti più 
    piccole, come i lobi parietali e temporali ai lati, il lobo 
    occipitale nella parte posteriore del cervelletto, ecc. In ogni 
    lobo vi sono molte circonvoluzioni. Ancora, per amore dello 
    studio, possiamo dividere il cervello in quattro sezioni: 
 ![]() 
Vi sono cinque ventricoli del cervello. Il 
    quarto è il più importante, ed è situato nel midollo allungato. 
    Il quarto ventricolo è il canale centrale del midollo spinale, 
    quando entra nella cavità cranica. Allora il piccolo canale 
    diventa di più grande dimensione. Ogni nervo del corpo è 
    intimamente connesso con il cervello. Dodici paia di nervi 
    cranici procedono da tutti e due gli emisferi, attraverso le 
    aperture alla base del cranio, verso le differenti parti del 
    corpo: olfattori; ottici; motori oculari; patetici; trifacciali; 
    abducenti; facciali; uditivi; glossofaringei; pneumogastrici; 
    spinali accessori e ipoglossi. Questi nervi sono connessi con 
    occhi, orecchie, lingua, naso, faringe, torace, ecc. Per uno 
    studio dettagliato di questa sezione consultate un qualsiasi 
    libro di anatomia. Qui ho dato le parti connesse con il 
    kundalini yoga. 
Brahmarandhra 
'Brahmarandhra' significa il buco di Brahman. È la casa di residenza dell'anima umana; è conosciuto anche come 'dasamdwara', la decima apertura, o porta. Il luogo incavato in cima alla testa, conosciuto come fontanella anteriore nel bimbo appena nato, è il brahmarandhra. Questo si trova tra le due ossa parietale e occipitale. Nel bambino, questa parte è molto soffice. Quando il bimbo cresce, viene obliterata dalla crescita delle ossa della testa. Brahma creò il corpo fisico ed entrò (pravishat) nel corpo per dargli luce all'interno attraverso il brahmarandhra; in alcune Upanishad si afferma così. È la parte più importante; molto adatta per il nirguna dhyana (meditazione astratta). Quando, al tempo della morte, lo yogi si separa dal corpo fisico, il brahmarandhra improvvisamente si apre e il prana fuoriesce da questa apertura (kapala moksha). 
 
Sahasrara Chakra 
Il sahasrara chakra è la dimora del Signore Shiva. Corrisponde al satya loka, ed e situato in cima alla testa. Quando Kundalini è unita col Signore Shiva nel sahasrara chakra, lo yogi gode la beatitudine suprema, parama ananda. Quando Kundalini è portata fino a questo centro, lo yogi ottiene lo stato supercosciente e la più alta conoscenza; diventa un jnani pienamente sbocciato (brahmavidvarishtha). La parola sahasradala-padma denota che questo padma ha mille petali; cioè, mille yoga nadi emanano da questo centro. Ci sono diverse opinioni circa l'esatto numero dei petali. È del tutto sufficiente se voi sapete che da questo centro procedono innumerevoli nadi. Come nel caso degli altri chakra, le vibrazioni prodotte dalle yoga nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite; qui, tutte le cinquanta lettere dell'alfabeto sanscrito sono ripetute continuamente su tutte le yoga nadi. Questo è un centro sottile; il centro corrispondente nel corpo fisico è nel cervello. Il termine 'shat-chakra' si riferisce solo ai sei chakra principali, cioè: muladhara, svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha, e ajna. Al di sopra di questi abbiamo il sahasrara chakra, che è il più importante di tutti i chakra. Tutti i chakra hanno un'intima connessione con questo centro. Esso non è considerato insieme ai sei chakra, ma è situato sopra tutti gli altri. 
Lalana Chakra 
Il lalana chakra è situato nello spazio sopra ajna e sotto il sahasrara chakra. Da questo centro emanano 12 yoga nadi. Le vibrazioni prodotte dalle 12 nadi sono rappresentate dalle lettere sanscrite: ha, sa, ksha, ma, la, ve, ra, ya, ha, sa, kha e phrem. Ha Om come bija. In questo centro, lo yogi si concentra sulla forma del suo guru ed ottiene ogni conoscenza. Questo centro ha il controllo delle 12 paia di nervi che procedono dal cervello verso i differenti organi di senso. 
La Misteriosa Kundalini 
 
Kundalini, il potere del serpente o fuoco 
    mistico, è l'energia primordiale o Shakti che giace addormentata 
    nel muladhara chakra, il centro del corpo. È chiamata potere 
    serpentino o anulare a causa della sua forma serpentina. È un 
    elettrico, infuocato potere occulto, la grande forza originaria 
    che costituisce il fondamento di tutta la materia organica e 
    inorganica. Kundalini è il potere cosmico nei corpi individuali. 
    Non è una forza materiale come l'elettricità, il magnetismo, la 
    forza centripeta o centrifuga. È un potenziale potere cosmico (Shakti) 
    spirituale. In realtà non ha forma. Il buddhi e la mente 
    grossolana (sthula) devono seguire una forma particolare, nello 
    stadio iniziale. Da questa forma grossolana, uno può facilmente 
    comprendere la sottile e informe Kundalini. Prana, ahankara, 
    buddhi, indriya, mente, i cinque elementi grossolani e i nervi 
    sono tutti prodotti di Kundalini. 
Kundalini è la Divina Shakti addormentata, avvolta a spirale, che giace assopita in tutti gli esseri. Avete visto che nel muladhara chakra c'è lo svayambhu linga. La testa del linga è il posto dove la sushumna nadi è attaccata al kanda. La misteriosa Kundalini sta a faccia in giù, alla bocca della sushumna nadi, sul capo dello svayambhu linga. Essa ha tre spire e mezzo, come un serpente. Quando è risvegliata, emette un suono sibilino come quello che fa un serpente percosso da un bastone; e procede verso gli altri chakra attraverso la brahmanadi, chiamata anche chitra nadi, dentro la sushumna. Perciò Kundalini è chiamata anche Bhujangini, potere del serpente. Le tre spire rappresentano i tre guna di prakriti: sattva, rajas e tamas e la mezza rappresenta la vikriti o modificazione di prakriti. 
Kundalini è la dea della parola ed è lodata da tutti. Lei 
    stessa, quando risvegliata dallo yogi, consegue per lui 
    l'illuminazione. Lei che dà mukti e jnana, poiché Lei stessa è 
    queste due cose. anche chiamata Saraswati, poiché è la forma del 
    shabda Brahman Ella è fonte di ogni Conoscenza e Beatitudine; è 
    la stessa pura Coscienza; è Brahman; è prana Shakti, la Forza 
    suprema, la Madre di prana, agni, bindu e nada. È per questa 
    Shakti che esiste il mondo. In Lei sono creazione, 
    preservazione, e dissoluzione. Il mondo è sostenuto soltanto 
    dalla Sua Shakti. È mediante la Sua Shakti nel prana sottile che 
    viene prodotto il nada (suono anahata). Mentre pronunciate un 
    suono continuo o cantate il dirgha pranava Om, sentirete 
    distintamente che la vera vibrazione parte dal muladhara chakra. 
    Tutte le parti del corpo funzionano tramite la vibrazione di 
    questo nada. Ella mantiene l'anima individuale attraverso il 
    prana sottile. In ogni tipo di sadhana, la dea Kundalini è 
    l'oggetto di adorazione, in una forma o nell'altra. Kundalini ha 
    connessione con il prana sottile; questo ha connessione con le 
    nadi e i chakra sottili. Le nadi sottili hanno connessione con 
    la mente; questa ha connessione con tutto il corpo. Avete 
    sentito che c'è mente in ogni cellula del corpo. Il prana è la 
    forza operante del corpo; è dinamico. Questa Shakti statica 
    viene stimolata dal pranayama e da altre pratiche yogiche e 
    diviene dinamica. Queste due funzioni, statica e dinamica, sono 
    chiamate 'sonno' e 'risveglio' di Kundalini. 
Svara Sadhana Svara sadhana, la pratica del respiro, è rivelatrice di Satya, di Brahman, e dispensatrice di suprema Beatitudine e Conoscenza. Fate azioni calme durante il fluire di Ida e azioni irruenti durante il fluire di Pingala. Fate azioni risultanti nell'ottenimento di poteri psichici, yoga, meditazione, ecc., durante il fluire della Sushumna. Sebbene il respiro nasca da Ida (luna) all'alba e vi fluisca per tutto il giorno, e da Pingala (sole) al tramonto fluendovi per tutta la notte, ciò conferisce considerevoli buoni risultati. Che il respiro scorra da Ida durante il giorno e da Pingala durante la notte. Chi pratica questo è veramente un grande yogi. 
Raccomandazioni per gli aspiranti 
Gli aspiranti devono avere tutte le qualità sattviche e devono essere completamente liberi dalle impurità. Satsanga, solitudine, disciplina dietetica, buone maniere, buon carattere, brahmacharya, vairagya (rinunciare volontariamente a qualcosa per ottenere qualcos’altro di maggior valore), ecc., formano le forti fondamenta della vita yogica. L'aiuto di un guru, che ha già percorso il sentiero, è assolutamente necessario per un progresso veloce nel sentiero spirituale. Per lo yoga "abhyasa" (la pratica ovvero lo sforzo persistente per dominare e controllare le diverse attività mentali), si richiedono posti con clima fresco e temperato. 
Il sistema delle nadi e dei chakra in 
    breve 
Le nadi sono i canali astrali (sukshma) 
    attraverso cui scorre il prana (energia vitale) verso le 
    differenti parti del corpo. Ida, pingala e sushumna sono le più 
    importanti tra le innumerevoli nadi. Tutte le nadi partono dal 
    kanda. Questo è situato nello spazio tra l'origine dell'organo 
    di riproduzione e l'ano. La sushumna nadi è situata dentro la 
    colonna spinale, nel canale spinale All'interno della sushumna 
    nadi c'è una nadi di nome vajra. Chitra nadi, un canale minuto, 
    chiamato pure brahmanadi, è dentro questa vajra nadi. Kundalini, 
    quando risvegliata, passa attraverso chitra nadi. Tutti questi 
    sono centri sottili, e non potete fare nessuna prova o 
    esperimento di laboratorio. Senza questi centri sottili, il 
    corpo grossolano non può esistere e funzionare. Muladhara, 
    svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha, ajna e sahasrara 
    sono i chakra più importanti. Quando Kundalini ascende di chakra 
    in chakra, viene aperto uno strato dopo l'altro della mente e il 
    sadhaka accede a più alti stati di coscienza. In ogni chakra 
    ottiene vari siddhi. Ida, pingala e altre nadi si trovano ai 
    lati della spina dorsale. Ida fluisce per la narice sinistra e 
    pingala per la narice destra. Nella swara sadhana il respiro 
    deve fluire per la narice sinistra durante il giorno e la narice 
    destra durante la notte. 
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