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sabato 2 marzo 2013

IL DADO VEGETALE? FATELO IN CASA ! PIU’ SANO ED ECONOMICO


L’UTILIZZATISSIMO DADO INDUSTRIALE CONTIENE INGREDIETI CONTROVERSI CHE SAREBBE BENE EVITARE
Ecco una ricetta per autoprodurvi il dado vegetale in casa
I l dado vegetale è uno degli alimenti più utilizzati in cucina: nato a fine ’800 si è diffuso in Italia negli anni ’50 e ha accompagnato qualsiasi tipo di pietanza.
Il dado industriale, però, contiene ingredienti controversi come il glutammato monosodico o il caramello.
ECCO GLI INGREDIENTI DEI DADI INDUSTRIALI PIU’ UTILIZZATI
sale da cucina;
grassi e oli vegetali;
esaltatori di sapidità (glutammato monosodico, inosinato disodico, guanilato disodico);
estratto di lievito;
cipolla in polvere;
colorante (caramello semplice);
curcuma;
aromi;
basilico in polvere;
semi di sesamo in polvere.
Il glutammato è un esaltatore di gusto e sapidità, e viene essenzialmente utilizzato per insaporire qualcosa che non ha alcun sapore o la cui qualità è talmente bassa da richiederne l’uso. Spesso il glutammato è l’ingrediente principale e se nelle etichette non fosse esplicitato, potrete riconoscerlo dalla sigla E (dalla E620 fino alla E625). Ma dalla parte nostra c’è, ancora una volta, l’autoproduzione. Il dado vegetale è semplicissimo da preparare in casa. Ecco come!
RICETTA DEL DADO VEGETALE
Ingredienti
200 gr di sedano
2 carote
1 cipolla grossa
1 zucchina
100 gr di prezzemolo
20 foglie di basilico
2 rametti di rosmarino
15 foglie di salvia
150 gr di sale
1 cucchiaio di olio
PROCEDIMENTO
Sminuzzate finemente le verdure e le erbe aromatiche e mettetele dentro a una pentola di acciaio insieme ad un cucchiaio d’olio.
Coprite le verdure tritate con il sale
Fatele cuocere per almeno 1 ora e mezza senza aggiungere acqua. A questo punto frullate e rimettete sul fuoco finché non si sarà addensato ancora.

CONSERVAZIONE E UTILIZZO
Conservate il dado ancora caldo dentro a contenitori di vetro possibilmente sterilizzati e mettetelo in frigorifero. Un cucchiaio di questo dado casalingo coincide con uno dei classici quadratini.
Giulia Landini

Fonte:
 

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