Per
alimentazione naturale è opportuno intendere l' insieme dei criteri alimentari
che promuovono l'equilibrio bio - psichico, la salute naturale  di chi li
rispetta,  essendo indispensabili per   raggiungere, mantenere e
preservare il più possibile  le  potenzialità fisiche e mentali, per
favorire  la rigenerazione dei tessuti, per  indurre il recupero
energetico. L'alimentazione
naturale è, tra i fattori della salute,  sicuramente uno dei più
importanti. Infatti con questo termine non si intende dire altro che questo
 "  nutrire l'organismo fornendogli il cibo  che gli è
 necessario per mantenere l'equilibrio fisiologico ed eliminando dalla
 nutrizione ogni apporto superfluo, squilibrato, tossico.".
Dal
momento che le varie specie di  esseri viventi si sono adattate, nel corso
dell'evoluzione, soltanto ad alcuni  alimenti che si trovano in natura, e
l'adattamento è diverso da specie a specie,  l'alimentazione ideale per la
salute di ogni essere vivente consisterà nel nutrirsi con gli alimenti
naturali  a cui si è adattati.
 All'interno di ogni specie possono poi esserci
 specifiche variazioni a seconda delle etnie e anche individuali.
Gli
animali sono avvantaggiati nella scelta dell'alimentazione a cui sono adattati
dall'istinto che li guida nella scelta giusta. Nell'uomo l'istintualità, che
pur permane, si è attenuata e sono pertanto molto più frequenti  le
scelte alimentari non rispondenti ai bisogni fisiologici.
Tuttavia
un criterio guida generale e valido per tutti gli esseri viventi  dovrebbe
essere già chiaro: l'alimento ideale deve comunque essere "naturale":
il corpo infatti si è adattato nel corso di centinaia di migliaia di anni al
prodotto della natura: quanto più l'alimento è trattato, manipolato,
estratto,  modificato, alterato  in qualunque modo dalla sua naturale
struttura, tanto più diventa inadatto, inadeguato, carente, tossico, patogeno.
E'
fondamentale da questo punto di vista l'alimentazione biologica: solo l'alimento
biologico, coltivato in modo da avvicinarsi il più possibile alle condizioni
naturali del terreno e dell'ambiente circostante, può infatti 
racchiudere  l'insostituibile  equilibrio naturale dei 
macronutrienti  (proteine,
glicidi, lipidi, vitamine)  e 
dei micronutrienti : minerali
(sodio, potassio, calcio, magnesio, fosforo, ferro, iodio, fluoro), oligoelementi
 
(rame, zinco, cromo, selenio, cobalto, molibdeno, manganese, cadmio, bromo,
zolfo).
L'alimentazione 
è uno dei fattori più importanti per promuovere salute e benessere, se
possiede  le caratteristiche proprie dell'alimentazione sana,  ma può
diventare una delle cause più determinanti per l'insorgenza di patologie, disfunzioni, malesseri
vari, ridotte prestazioni fisiche e mentali. Pertanto è opportuno analizzare
gli aspetti positivi o negativi dell'alimentazione per la salute.
Per
essere sana l'alimentazione deve essere: naturale, completa, equilibrata,
bilanciata. 
Per
alimentazione naturale si deve intendere l'alimentazione a base di cibo :
| 
     
adatto
    alla specie a cui si appartiene 
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| 
     
 ingerito
    quando ha raggiunto la pienezza delle sue potenzialità nutrizionali, fresco
    e integro  il più possibile, nella completezza dei suoi componenti
    eduli. 
 | |
| 
     
nella
    quantità fisiologica e con aspetti quantitativi e qualitativi 
    adattati alle caratteristiche psicofisiche del singolo individuo, delle sue
    prestazioni, delle condizioni ambientali, climatiche, stagionali del luogo
    in cui vive 
 | |
| 
     
variato
    nell'arco della giornata 
 | |
| 
     
variato
    nell'arco dei giorni, adattato alle stagioni e alle condizioni ambientali 
 | 
Alla
base dell'alimentazione  naturale, per poterne comprendere
l'importanza,  sono da porre  alcune considerazioni  fondamentali, su cui si fonda ogni orientamento, ogni indicazione
alimentare corretta:
Gli
    alimenti non sono un semplice agglomerato  di sostanze chimiche, le cui
    potenzialità si esauriscono nell'analisi dei componenti: sono un insieme i
    cui effetti su chi si nutre dipendono dall'irripetibile equilibrio e armonia
    dei vari componenti, sono un insieme che sfugge ad ogni controllo. Pensare
    che l'analisi degli apporti  di un alimento si riduca al dosaggio delle varie sostanze e al
    loro apporto calorico è estremamente riduttivo. I cibi sono utilizzabili
    dall'organismo vivente grazie all'equilibrio naturale, presente in
    loro, dei vari componenti: non solo sono importanti nella nutrizione   proteine, carboidrati, grassi, vitamine,
    oligo - elementi,
    ma anche  fibre,  cellulosa, e i vari  componenti non
    assimilabili,  finalizzati non
    alla nutrizione  ma a stimolare la funzione dell'apparato digerente. 
    La cellulosa non è utilizzabile  come alimento dall'uomo, tuttavia
    essa può agire stimolando peristalsi ed evacuazione.  
 | 
Oligoelementi:
    detti anche microelementi, o elementi minori o anche elementi traccia. Sono
    elementi che entrano a far parte di enzimi il cui eccesso o deficit può
    creare disordini funzionali. Tra gli oligoelementi i più noti ed importanti
    ricordiamo: 
 | 
         
rame (nocciole, uva), zinco (frumento, crusca, avena, lenticchie, piselli,
fagioli, soia, lattuga, asparagi, patate, broccoli),  
        
ma anche cobalto , cromo, manganese, molibdeno, zolfo, cadmio, bromo
 La
    vera alimentazione equilibrata é pertanto quella a base di cibo non
    manipolato.  La
    vera  alimentazione bilanciata non è quella ottenuta con dosaggi
    meccanici   ma quella che mantiene i rapporti dei componenti 
    presenti  nel cibo naturale. Ne deriva che  la dieta naturale, quella a base di alimenti
    che mantengono le varie condizioni naturali,  è  anche la sola alimentazione sana.  
 | |
Le
    condizioni  fondamentali perchè un alimento, di origine animale o
    vegetale,  possegga e conservi 
    la naturalità sono:  
 | 
Per l'uomo, che per selezione naturale si è adattato, nell'arco di centinaia di migliaia di anni. in modo ottimale all'alimentazione a base di vegetali, l'ideale sarebbe nutrirsi di frutta e verdure appena raccolte nei campi e nei boschi. Questo è quasi impossibile da farsi, se non eccezionalmente: quanto meno l'alimento si distanzia da quello prodotto spontaneamente dalla natura, tanto più sarà fonte di salute.
la
    nutrizione deve armonizzarsi pienamente non solo con le  necessità
    biochimiche del corpo  ma  con molte altre esigenze, sia organiche
    che psichiche. Nutrirsi in modo elaborato, lasciarsi andare alle
    mescolanze sofistiche dei cuochi, seguire gli equilibri numerici di alcuni
    dietologi, può magari iper - eccitare il gusto (nel primo caso), può magari
    far dimagrire o far abbassare alcuni valori ematici (nel secondo
    caso),  ma toglie la completezza del  rapporto tra uomo e cibo
    che, come in tutti gli esseri viventi, crea e mantiene equilibri ed armonie
    fisiche, mentali e psichiche. 
 | |
| 
     
Il
    cibo infatti non solo apporta sostanze indispensabili al metabolismo, ma con
    i suoi colori, odori, e in generale con ogni stimolazione  sensoriale
    che  è in grado di determinare contribuisce all'equilibrio
    psico-fisico e alla salute in modo naturale 
 | 
Dovrebbe
  essere ormai chiaro che, a nostro avviso, I
  metodi che fanno riferimento alle parole "natura",
  "naturale", come "alimentazione naturale",
  "medicina naturale" "igiene
  naturale" ecc, partono da presupposti assai diversi dalla scienza
  ufficiale sulla nutrizione ed hanno una interpretazione della realtà che
  differisce profondamente dalle scienze mediche e biologiche ufficiali a cui
  fanno riferimento la maggior parte dei  nutrizionisti e dei dietologi:
  l’ampiezza di tale differenza a volte sfugge, ed è opportuna una adeguata
  riflessione  per comprendere come una omologazione non sia possibile e
  come sia assurdo il tentativo di ricondurre ogni sapere entro gli spazi  
  accademici.
Se
confrontiamo la fisiologia della nutrizione alla quale si rifanno i
nutrizionisti accademici e i principi dell’alimentazione naturale  ci
  rendiamo conto di  come, da questo confronto, emerge un divario incolmabile: 
- 
    una diversa visione della natura, del corpo, dell’ambiente
 - 
    un diverso atteggiamento verso gli equilibri tra gli esseri viventi
 - 
    una diversa concezione del cibo e dell'alimentazione
 
Qui
    di seguito cercheremo di individuare e chiarire i principi
    dell'alimentazione corretta, integrando o modificando  le acquisizioni
    accademiche con i principi dell'alimentazione naturale
Per
la fisiologia e la biochimica  della nutrizione il rapporto tra essere vivente e alimenti è un
rapporto essenzialmente tra corpo e sostanze, un rapporto chimico - fisico: gli alimenti sono sostanze chimiche che
forniscono il materiale necessario per il metabolismo: 1) ricambio materiale per il
costante rinnovamento del corpo da una parte e dall’altra 2) apporto calorico per
le necessità energetiche dell’organismo.
Pertanto
la fisiologia della nutrizione considera gli alimenti nient’altro che un
aggregato di sostanze chimiche: proteine, amidi, grassi, vitamine, oligoelementi,
ecc.
L’alimento,
per il nutrizionista tradizionale, non esiste tanto nella sua concreta materialità
e nella sua fondamentale unità d’insieme, quanto nelle componenti biochimiche
e biofisiche in cui è stato ridotto indebitamente: il corpo non avrebbe  bisogno di  frutta,
verdura, pane, ecc.  (termini che fanno riferimento ad alimenti concreti), ma di
proteine, amidi, grassi, vitamine, sali minerali ecc. e di determinate quantità
di apporti energetici (calorie).
Ne
deriva che può essere ammissibile o addirittura vantaggioso fornire
separatamente i vari componenti (con cibi raffinati o addirittura con sostanze
sintetizzate artificialmente)  trascurando sempre più le caratteristiche
originarie dell’alimento, il quale potrà essere modificato e trattato
chimicamente  senza svantaggi, anzi , proseguendo in questa ottica
distorta,  migliorando  la
qualità e la quantità dei suoi apporti nutrizionali.
Sostanzialmente
diversa è la concezione dell'alimentazione naturale
Nella
concezione dell’alimentazione naturale l’alimento non è soltanto un
aggregato di sostanze chimiche ma un complesso infinitamente ricco, armonioso,
tale da sfuggire ad ogni analisi e pertanto non riducibile ad un certo numero,
per quanto ampio, di suoi componenti.
L'alimento 
è visto, in questa luce, come un mirabile insieme in cui si equilibrano
armoniosamente una miriade di fattori: un 
tutto unitario inesprimibile nella sua completezza nei termini di qualsivoglia
indagine analitica.
Come
la bellezza e la funzionalità di una struttura (sia essa vivente, come 
una pianta, una persona, ma anche semplicemente un'opera dell'uomo)  non dipendono da semplici
fattori quantitativi, ma dall'equilibrio e dalle relazioni delle varie parti,
che in questo  modo diventano unità, similmente l'apporto
nutrizionale  di un alimento naturale è determinato dal suo insieme: i
suoi effetti sul corpo non dipendono soltanto dalla presenza e dalla
quantità  dei vari componenti.
Presi singolarmente,  al di fuori dall'insieme, i singoli componenti possono
diventare inadeguati o  addirittura tossici. Pertanto tutto ciò che è estratto, isolato, da un
prodotto naturale  e poi introdotto nel corpo, da solo o  mescolato
con criteri quantitativo- qualitativi schematici e inadeguati,  può diventare non idoneo alla nutrizione.
Facciamo
l'esempio delle vitamine, ad esempio una delle più note e di uso più comune: la vitamina c (acido
ascorbico). Se presa mangiando frutta (ad es. agrumi), entra nel corpo insieme
ad una miriade di altra sostanze: sicuramente molte di queste agiscono per
potenziarne ed equilibrarne gli effetti fisiologici positivi.
Presa
da sola, concentrata in una compressa, ad es.  di un grammo o di 1/2 grammo, vengono a
mancare i molteplici componenti (molti  sconosciuti) che contribuiscono
alla sua azione in armonia col corpo.  Magari inizialmente la compressa potrà
determinare effetti benefici, ma a questi potranno seguire squilibri,
disfunzioni determinati dall'assenza di quella moltitudine di sostanze  che
permettono  alla vitamina di agire in modo vantaggioso ed equilibrato.
Il
cibo, visto in questo modo,  diventa  un’opera irripetibile della natura, un complesso vivente in
armonia col corpo: gli alimenti biologici e biodinamici sono quelli che
maggiormente tendono a raggiungere e conservare  il rapporto naturale
alimento-corpo.
Quando 
l'uomo ha cominciato ad modificare con le sue opere  le condizioni
ambientali anche il cibo via via ha  si è modificato allontanandosi via
via da quelle caratteristiche alle quale gli esseri viventi si erano adattati, e
questo ha avuto come conseguenza
un
progressivo
 disadattamento tra i viventi e l'ambiente. Negli ultimi tempi
l'azione dell'uomo sull'ambiente è diventata devastante allontanandolo 
sempre
più dalle esigenze naturali: aria, acqua, terra hanno subito  un 
profondo stravolgimento, diventando sempre meno armonizzati con le
esigenze genetiche dei viventi, che, pur essendo in grado di trovare  di
trovare nuovi adattamenti, non riescono a raggiungerli con la rapidità 
con cui
muta l'ambiente. Ne consegue  è un progressivo disadattamento tra 
ambiente e
viventi. 
Negli ultimi tempi l'umanità ha  raggiunta una maggiore
consapevolezza dell'importanza del rispetto dell'ambiente, in modo particolare
dell'aria, dell'acqua e del cibo.
Questa
consapevolezza ha portato, tra l'altro alla coltivazione biologica, in cui si
cerca,  di riavvicinare il cibo  alla condizioni naturali: di 
ridurre  il più possibile  i fattori che modificano l'ambiente e di
conseguenza gli alimenti; di eliminare  dalla coltivazione  gli
interventi artificiosi, finalizzati ad aumentare gli aspetti quantitativi del
prodotto , ma che ne deteriorano le qualità nutrizionali; di
evitare   nella conservazione ciò che prolunga l'edibilità del cibo
ma ne deteriora la qualità o addirittura  rende il cibo  tossico e
patogeno. 
L'alimentazione
vegetariana non soltanto ha finalità etiche, ma è una condizione fondamentale
dell'alimentazione naturale: l'uomo primitivo si è nutrito fondamentalmente, se
non esclusivamente, di vegetali, per migliaia di anni: il corpo umano è
pertanto adattato ai prodotti della terra. Nutrirsi da carnivoro per l'uomo è
una condizione non ideale, alla quale si è adattato in qualche misura  nel
tempo per superare i periodi di carestia, le fasi stagionali e climatiche che
comportano una disponibilità insufficiente dei vegetali. Tuttavia rimane un
adattamento eccezionale, straordinario, che permette la sopravvivenza se è
occasionale, ma che se diventa abituale comporta un abbassamento dell'equilibrio
fisiologico, una diminuita vitalità, una riduzione delle prestazioni,  un
aumento delle patologie.
Non
è vero che l'alimentazione vegetariana comporti carenze: se  seguita
correttamente apporta al corpo tutto ciò che gli è indispensabile nel modo
più completo, equilibrato, e assimilabile.
ALIMENTAZIONE
VEGETARIANA E PROTEINE.
Non
è affatto vero che l'alimentazione vegetariana sia carente di proteine o di
aminoacidi: integrando opportunamente gli apporti vegetali, soprattutto variando
opportunamente i vari tipi di cereali e legumi il corpo può ricevere una
quantità ottimale di proteine  e un completo apporto di aminoacidi
essenziali .
Ad
es. tra i cereali  il riso contiene, nella sua composizione, il 7% di
proteine; il frumento il 12%, il mais o granoturco o granone il 10%; l'orzo
l'8%, l'avena il 12%,
la segale l'8%, il miglio il 9%
Tra
i legumi  i fagioli freschi contengono il 10% di proteine, i fagioli secchi
il 26%; i piselli freschi il 6,5 %,  i ceci secchi il 19%, le lenticchie
secche il 22%, i lupini secchi il 16%, le cicerchie il 25%.
Come
dovrebbe ormai essere chiaro, il
corpo  non  richiede soltanto  nell'arco della  giornata
una  determinata  quantità di amidi,  proteine, 
grassi,  vitamine, oligoelementi, ecc.  ma richiede che questi apporti
vitali siano dati al corpo in un rapporto equilibrato, in un insieme armonioso
che è presente nei prodotti  vegetali della natura (frutta, verdure, cereali, legumi,
ecc.) ed è così complesso che nessuna miscela artificiale dei vari componenti
chimici potrà mai ottenere.
La
frutta fresca polposa  è
caratterizzata da un elevato contenuto di acqua, modeste quantità di proteine,
tracce di lipidi, modesta quantità di zuccheri, presenza notevole di vitamine,
minerali. La frutta fresca  è idratante, diuretica, alcalinizzante,
mineralizzante, lassativa.
Le
verdure e gli ortaggi in genere sono 
di vario tipo: si possono classificare in: 
Ortaggi 
con tuberi , radici, bulbi (patate, porri, ravanelli, carote) Sono
caratterizzati da un elevato contenuto di amidi, zucchero, vitamine
Ortaggi
con foglie verdi (  cavoli, broccoli, lattuga, cicoria, sedano, bieta,
spinaci): sono caratterizzati dalla notevole quantità di acqua, da 
varietà di vitamine, dalla presenza di cellulosa.
Ortaggi
a base di frutta  usata come verdura ( pomodori, peperoni, melanzane,
zucche, zucchine, cetrioli, carciofi, ecc). Sono caratterizzati dalla presenza
di varie vitamine
I
cereali  (frumento o grano, riso,
mais o granoturco, avena, orzo, segale, miglio, orzo, farro, sorgo) sono ricchi
di glicidi (amidi), ma contengono anche proteine, vitamine, minerali,
crusca. 
I
legumi (fagioli,
fagiolini, lenticchie, piselli, ceci, soia, fave, lupini, cicerchie) contengono
notevoli quantità di proteine, ma anche polisaccaridi e grassi, e sono una
notevole fonte di vitamine
Variando
correttamente l'apporto di questi vegetali si può fornire al corpo tutto ciò
di cui ha bisogno.
Gli
stessi alimenti vegetali tuttavia potranno fornire al corpo in modo adeguato ed
equilibrato i vari nutrienti  solo se sono mescolati correttamente nei vari pasti! 
Facciamo
l'esempio sintetico di una giornata a base alimenti vegetali con un apporto
qualitativamente completo dal punto di vista nutrizionale: non specifichiamo le
quantità, perchè l'apporto quantitativo corretto varia da soggetto a soggetto
in base all'età, al sesso, al dispendio energetico giornaliero, ecc
Colazione
: frutta varia di stagione
Pranzo: 
verdure varie di stagione crude e cotte + un piatto di cereali o un piatto di
legumi (variando di giorno in giorno cereali o legumi)
Merenda:
frutta varia di stagione
Cena: 
verdure varie di stagione crude e cotte + un piatto di cereali o un piatto di
legumi (variando di giorno in giorno cereali o legumi) Se il  pranzo è
stato a base di legumi la cena sia a base di cereali. E' preferibile comunque
assumere i legumi a pranzo e i cereali la sera, perchè i legumi richiedono una
digestione più laboriosa e l'apparato digerente e più attivo all'ora di pranzo
e meno attivo all'ora di cena. Si possono anche mescolare amidi e legumi di
tanto in tanto.  
Per
ulteriori informazioni vedi: COMBINAZIONI
ALIMENTARI
L'alimentazione
naturale è il cardine dei metodi finalizzati  alla salute e al  benessere: l'alimentazione
naturale seguita  secondo i principi della vitalità del cibo   e delle
corrette associazioni o combinazioni   degli alimenti ai pasti 
fornisce infatti al corpo tutto il nutrimento che gli è indispensabile,
facilita la digestione e l'assimilazione dei nutrienti,   permette il
corretto apporto di calorie associato ad  una continua rigenerazione dei
tessuti e all'eliminazione completa delle scorie: l'organismo è  pertanto
nelle condizioni migliori per mantenere il suo equilibrio vitale. 
Nasce
da questa concezione  una irriducibile diffidenza verso ogni intervento che
alteri le caratteristiche naturali del cibo, che comporti  alterazioni dell'alimentazione con raffinazione,
estrazioni, conservazioni, aggiunta di additivi, ecc.
Verso
ogni intervento che ne modifichi il naturale equilibrio dei componenti
attraverso l’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi ecc.
Verso
ogni intervento che ne sconvolga brutalmente attraverso la manipolazione
genetica la caratteristica di armonioso insieme al quale il corpo si è adattato
in un rapporto che ha richiesto centinaia di migliaia di anni.
L'alimento
modificato,
 raffinato, conservato, con  aggiunta di additivi, è infatti 
squilibrato, fonte di apporti non
adeguati, causa di formazione di residui tossici nell'organismo, di  
tossiemia e accumuli tossici nei tessuti, dai quali prendono origine la 
maggior
parte delle patologie.
Depurare
il sangue col digiuno e/o le diete depurative, seguire poi una alimentazione
equilibrata e naturale   è la via maestra per procedere verso la salute e il
benessere.
Le
ricerche scientifiche degli ultimi anni nel campo della alimentazione, della
dietetica,  della nutrizione in generale sono pervenuti ad alcune
conclusioni  che hanno sicuramente validità anche per l'alimentazione
naturale e che, in parte, riconoscono la rilevanza dei principi
dell'alimentazione naturale.
Per
alimentazione bilanciata gli alimentaristi  intendono una
alimentazione  equilibrata e corretta, che rispetti nella quantità e nella
qualità
 degli alimenti  le esigenze del corpo, e
 che sia quindi adeguata sia dal punto di vista calorico, energetico, sia dal
 punto di vista dei nutrienti, e apporti quindi all'organismo tutti i principi
 nutrizionali che sono indispensabili e utili per il ricambio dei tessuti.
La 
"piramide degli alimenti" elaborata dai nutrizionisti è uno schema
che dispone dal basso verso l'alto i tipi di alimenti utili all'organismo in
modo decrescente dal punto di vista dell'apporto quantitativo giornaliero : lo
schema acquista pertanto una forma piramidale: in basso gli alimenti il cui
apporto deve essere maggiore, in alto quelli il cui apporto deve essere minimo.
Nella
piramide alimentare troviamo in basso cereali (frumento, riso, orzo, miglio,
avena, segale, mais ecc) e derivati che apportano soprattutto amidi; quindi
verdure e frutta che apportano frutta, zuccheri, vitamine, oligoelementi ; poi i
derivati animali, fonti principali  di proteine  ( pesce, carne, uova,
latte, yogurt, formaggi,latticini vari) e i vegetali particolarmente ricchi di
proteine come i legumi (lenticchie, piselli, ceci, fagioli, soia, fave). Per
ultimo alimenti non indispensabili o superflui, come dolciumi vari e condimenti
(olio, burro, ecc.).
Che
dire della piramide degli alimenti dal punto di vista dell'alimentazione
naturale?
Certamente
molti di questi criteri sono da condividere, tuttavia non si sottolinea 
l'importanza della "naturalità" degli alimenti, della loro
coltivazione biologica, della loro freschezza, della assenza di conservanti e
additivi vari, ecc.  Né si sottolinea che , non solo per quanto riguarda
gli amidi ma anche per le proteine è opportuno che per l'uomo la fonte
principale, se non l'unica, dovrebbero essere i vegetali.
La
digestione è un processo complesso, che impegna l'apparato digerente e , se i
pasti sono eccessivi o scorretti nella mescolanza dei vari alimenti, può essere
causa  di squilibri e patologie dell'apparato digerente e dell'intero
organismo.
E'
pertanto opportuno conoscere e praticare i principi delle corrette associazioni
alimentari o della dieta dissociata oltre  i principi in genere della sana e
naturale alimentazione. 
ALIMENTAZIONE
DISSOCIATA 
L'alimentazione
dissociata o dieta dissociata  non è una alimentazione incompleta, anzi!  E' 
l'alimentazione finalizzata a dare al corpo tutti i nutrienti, senza alcuna
carenza. Bisogna tener conto non tanto di quello che si introduce, mangiando,
nell'apparato digerente, ma di quello che l'apparato digerente riuscirà ad
assimilare e a far passare nel sangue che lo porterà alle varie cellule.
Se
i pasti sono completi, ma i vari componenti dei pasti (primo, secondo, frutta,
dolci ) ostacolano la digestione l'uno dell'altro, la digestione sarà faticosa,
parziale,  irriterà l'apparato digerente  ed inoltre l'assimilazione
sarà incompleta,  carente.   
Se
gli alimenti vengono distribuiti nei vari pasti giornalieri in modo tale che
ogni pasto contenga soltanto alimenti compatibili tra loro dal punto di vista
digestivo,  la digestione sarà rapida e completa e gli apporti dei vari
pasti  giornalieri si integreranno tra loro fornendo al corpo tutti i
nutrienti di cui ha bisogno: proteine, carboidrati, grassi,  vitamine,
minerali, oligoelementi.
COMBINAZIONI
ALIMENTARI
per
dieta dissociata non si intende l'assunzione di un solo tipo di alimento per
volta, ma l'assunzione nello stesso pasto di alimenti che non ostacolino la
digestione l'uno dell'altro. E' quindi  più corretta la definizione: dieta
correttamente combinata  o   alimentazione secondo le corrette
combinazioni alimentari rispetto alla definizione di dieta dissociata o
alimentazione dissociata.
Per
maggiori informazioni su come combinare correttamente gli alimenti  e come
distribuirli nei vari pasti (colazione, pranzo, merenda, cena) nell'arco della
giornata va a:  
La
dieta è un  fattore determinante  per il  buon
esito  del  programma dimagrante:  i nutrizionisti vanno facilmente incontro
ad insuccessi perchè tengono conto quasi esclusivamente degli apporti calorici
e nutrizionali .
Ma
affinché  una dieta sia mantenuta nel tempo e apporti 
benefici,  deve essere intimamente affine a chi la si propone.  Si devono 
quindi tenere in
considerazione numerosi altri fattori oltre agli apporti calorici e nutrizionali
: ogni dieta deve essere accuratamente personalizzata e armonizzata 
all'insieme degli aspetti psichici e fisici del soggetto. 
Si
devono individuare e correggere con metodi naturali (es. agopuntura) l'eventuale
presenza di disfunzioni metaboliche, impostare una attività fisica che comporti
un adeguato consumo di calorie, migliorare il rapporto con il cibo con
specifiche sedute terapeutiche. 
Per
informazioni  questo argomento va a:  DIETA
DIMAGRANTE
Per
dimagrire stabilmente è opportuno  pertanto modificare numerosi fattori, non solo
fisiologici  ma anche  psichici.  L'esperto nella terapia
dell'obesità e delle tecniche del dimagrimento  deve
saper indurre importanti cambiamenti  in chi vuole dimagrire stabilmente.
Naturalmente per perdere peso un fattore fondamentale è sostituire
l'alimentazione scorretta  con la giusta alimentazione, con l'alimentazione
bilanciata e naturale. 
 Ma è
indispensabile anche:  
| 
     
 eliminare eventuali disfunzioni
    metaboliche 
 | |
| 
     
riequilibrare il centro della fame 
 | 
 Agire psichicamente 
in chi è obeso o sovrappeso 
| 
     
per riequilibrare  
    il
rapporto con il cibo 
 | |
| 
     
 per migliorare il rapporto con
    i 
corpo.   
 | 
Naturalmente
sarà molto utile programmare una adeguata attività fisica che contribuisca a
bruciare grassi ed accumuli superflui.  Per le informazioni relative va
a: DIMAGRIRE  
L'alimentazione
personalizzata non è finalizzata soltanto al dimagrimento, ma a depurare
l'organismo, aumentando salute e benessere. Una delle cause più importanti
di disfunzioni e patologie è infatti l'alimentazione scorretta, che determina
da una parte carenza di fattori vitali, dall'altra accumuli di depositi abnormi
e scorie tossiche. Una dieta depurativa è finalizzata a rimuovere dal corpo gli
accumuli di grasso, ad abbassare la tossiemia, a rimuovere dai tessuti le
tossine accumulate, prevenendo patologie e favorendo il benessere.
Vi
sono numerose diete depurative e l'esperto deve saper scegliere e controllare
quella che più si armonizza con le problematiche e con la tipologia dei vari
soggetti: dieta secondo le corrette combinazioni alimentari, dieta ipoglicemica
ed ipocalorica, dieta di sole verdure, dieta fruttariana, digiuno completo o
attenuato
Per 
informazioni sulla dieta depurativa guidata va a: SOGGIORNI
DEPURATIVI
Può
essere in alcuni casi consigliabile, per una intensa depurazione, una
sospensione o una drastica riduzione dell' alimentazione. Questo deve avvenire
con la guida di medici esperti nel metodo:  il digiuno può essere completo
o attenuato e solo l'esperto può indicare e guidare il tipo di digiuno più
indicato. Durante il digiuno è opportuno modificare l'abituale stile di
vita  e per questo è particolarmente indicato il
digiuno di gruppo guidato, durante il quale il
digiuno completo o attenuato viene praticato con la guida di esperti e con
attività di gruppo finalizzate ad intensificare e armonizzare l'azione del
digiuno.
 Per conoscere sede e date dei digiuni
di gruppo e per ulteriori informazioni sulle finalità e l'azione sul corpo e
sulla psiche del digiuno  va a : DIGIUNO
I
nutrizionisti sottovalutano spesso le problematiche connesse con una
alimentazione  inadeguata e si limitano a prescrivere
"diete".  In realtà i problemi alimentari non sono quasi mai
determinati da carenze conoscitive, ma da profonde  problematiche psichiche
che perturbano il rapporto con il cibo e con il proprio corpo. In questi casi è
del tutto insufficiente dare indicazioni alimentari, anche se corrette: un
soggetto con disturbi alimentari non sarà in grado di seguirle con coerenza e
costanza . 
E' 
indispensabile, oltre a prescrivere la dieta, comprendere e trattare le cause
dei disturbi alimentari.
 Per
ulteriori informazioni va a : DISTURBI
ALIMENTARI
Non
raramente, soprattutto in soggetti giovani è opportuno iniziare, quando sono
presenti disordini alimentari,  un lavoro
psichico finalizzato alla rieducazione
alimentare. Infatti un rapporto disarmonico con il cibo , in un soggetto
giovane ( più frequentemente nel sesso femminile) è spesso è legato a vissuti
che risalgono alla prima infanzia che possono sfociare in bulimia/anoressia. La
rieducazione alimentare è una psicoterapia volta a migliorare il rapporto con
il cibo e con il corpo.
L'obesità 
può essere determinata da disfunzioni endocrine o da altre disfunzioni
organiche, ma molto spesso il sovrappeso è da ricondurre  ad una
nutrizione squilibrata per eccesso che si origina con la finalità di  compensare carenze affettive, tensioni,
stress.. Occorre comprendere le cause psichiche dell'obesità e trattarle
adeguatamente:  la
psicoterapia è quindi  indicata in molti casi di obesità, vedi : psicoterapia
dell'obesità
Come
è noto  si distingue il colesterolo buono (HDL),  il 
colesterolo cattivo (LDL) e il colesterolo totale. 
 Il rischio di patologie
cardiovascolari  non è tanto legato al colesterolo totale, ma al rapporto
tra il colesterolo totale e il colesterolo buono: il  valore normale di
questo rapporto  è compreso tra 4 e 4,5 o tra 4 e 5 in soggetti con più
di 50 anni. 
 Se il rapporto tra colesterolo totale e colesterolo buono è più
basso dei valori normali  (colesterolo buono sopra la media) il rischio
cardiovascolare si abbassa sotto la media; se il rapporto  si innalza, il rischio
cardiovascolare si innalza sopra la media. 
Alcuni
ricercatori hanno osservato che l'alimentazione naturale (con riduzione o
eliminazione di uova e carne ricche di grassi e colesterolo) non farebbe
migliorare i valori del colesterolo o addirittura li farebbe peggiorare: 
perchè il corpo produce colesterolo e  quando se ne diminuisce l'introduzione con
l'alimentazione, secondo la loro interpretazione del fenomeno,  il corpo ne
produce di più.  Questi ricercatori  consigliano pertanto di non eliminare i
prodotti animali e di non dare tanta importanza all'alimentazione ma di
aumentare l'attività fisica, che sarebbe il fattore primario per
l'ottimizzazione dei valori del colesterolo.
In
realtà queste osservazioni sono state fatte su soggetti che hanno eliminato i
prodotti animali ma nello stesso tempo hanno ridotto o interrotto l'attività fisica.
Se,
al contrario, l'alimentazione naturale, con riduzione o eliminazione dei prodotti
animali (carne e latticini),  si associa al mantenimento o
all'intensificazione  dell'attività muscolare
(invece che alla sua interruzione o riduzione),  i valori del colesterolo nel sangue tendono
a migliorare in modo ottimale.
Quindi
possiamo dire che il fattore primario per il miglioramento dei valori della
colesterolemia è l'attività fisica, e, se questa si riduce, l'alimentazione
naturale non è una misura adeguata: è preferibile piuttosto una alimentazione
con grassi animali  associata all'attività fisica.
 
Ma se si associano  attività fisica e alimentazione naturale i risultati
sono ottimali.
INTOLLERANZE
ALIMENTARI 
Un 
fattore importante da individuare in caso di sovrappeso, obesità,
disturbi vari (non determinati da  errori alimentari o patologie e quindi
apparentemente ingiustificati) è l'eventuale presenza di allergie e/o
intolleranze alimentari.  La  giusta alimentazione deve  tener
conto  non soltanto delle calorie, dei valori nutrizionali, dell'apporto
completo ed equilibrato dei vari nutrienti, della digestione:  infatti anche una
alimentazione corretta  ed equilibrata può determinare  vari disturbi. 
Una delle cause più frequenti dei disturbi insorti in queste circostanze è
la  presenza di intolleranze alimentari.  Alcuni test possono individuare gli alimenti da
evitare.
Va a: Test salute-benessere
Fonte:
http://www.salute-scuola.it/alimentazione_naturale/alimentazione_naturale.htm#dieta%20depurativa
Fonte:
http://www.salute-scuola.it/alimentazione_naturale/alimentazione_naturale.htm#dieta%20depurativa

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