CRISI NELLA FISICA SULLE TEORIE DI EINSTEIN E LA MECCANICA QUANTISTICA: SONO ESSE UN OSTACOLO ALLA FUSIONE FREDDA ED ALLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI ECOLOGICI?
NOTE BIOGRAFICHE
Il Prof. Santilli nacque in Molise l’8 settembre 1935, ottenne la laurea in fisica all’Università di Napoli ed il Dottorato di Ricerca in Fisica Teorica all’Università di Torino.
Nel 1968 si trasferí negli U.S.A. con la sua famiglia, la moglie Carla e la figlia Luisa, a seguito d’un invito per delle ricerche all’Università di Miami con fondi NASA. Passò poi all’insegnamento della fisica all’Università di Boston, poi al MIT e raggiunse l’apice della carriera accademica con una posizione, come fisico teorico, al Dipartimento di Matematica dell’Università di Harvard dove ricevette cinque grants dalla DOE.
Nel 1983 assunse la presidenza dell’Institute for Basic Research, fondato da un gruppo di scienziati altamente qualificati sparsi per il mondo, presidenza che detiene fino ad oggi.
Il Prof. Santilli è cittadino degli Stati Uniti d’America, cittadinanza che acquistò nel 1984.
Il Prof. Santilli ha scritto oltre 250 articoli in matematica, fisica e chimica pubblicati dalle migliori riviste scientifiche in tutto il mondo, come la Physical Review americana, il Journal of Physics inglese, il Nuovo Cimento e 15 monografie a livello post PhD. pubblicate anche dalle migliori case editrici, come la Springer-Verlag, la Kluwer, la Naukova Dumka, ed altre.
Il Prof. Santilli è noto nel mondo scientifico per aver proposto nel 1978, quand’era all’Università di Harvard, una generalizzazione strutturale della meccanica quantistica e della relatività ristretta per i cosidetti sistemi interni (particelle che si muovono una a contatto con o dentro l’altra, come nella struttura degli adroni, nuclei e stelle, piuttosto che particelle muoventesi nel vuoto, come nella struttura atomica descritta nella meccanica quantistica e relatività di Einstein), per la cui formulazione il Prof. Santilli dovette inventare matematiche completamete nuove ed oggi note come le matematiche Santilliane isotopiche, genotopiche, iperstrutturali per la descrizione di particelle in condizioni interni, ed isoduali per la descrizione delle antiparticelle.
A seguito d’un enorme lavoro scientifico in oltre due decenni da parte di centinaia di scienziati di vari paesi, incluso italiani, il lavoro comprendente oltre mille articoli tecnici, venticinque monografie, una cinquantina di volumi d’atti, diciotto conferenze internazionali fatte negli USA, Europa e Cina (l’ultima fatta nel giugno scorso all’Università di Karlsborg in Svezia), la meccanica adronica ha passato da lungo tempo l’interesse scientifico, dal momento che ha già visto investimenti industriali di molti milioni di dollari.
Le generalizzazioni isotopiche, genotopiche ed iperstrutturali, infatti, sono state sviluppate sin dalla loro proposta originale del 1978 per lo studio rigoroso di nuove energie e carburanti puliti che non si possono neanche prevedere, lasciamo stare di trattare con la meccanica quantistica e le teorie einsteniane.
In particolare, il prof. Santilli ha recentemente scoperto una nuova specie chimica chiamata “magnecolare”, onde differenziarla da quella molecolare, il cui bond non è di valenza ma di tipo nuovo particolarmente adatto per una combustione completa, quindi d’interesse ecologico.
A seguito di questi risultati il Prof. Santilli ha ricevuto molti onori, tra cui: un’aula portante il suo nome in un istituto di ricerche in Australia, una medaglia d’oro per meriti scientifici dall’Università di Orleans in Francia, la nomina del Prof. Santilli da parte dell’Accademia delle Scienze dell’Estonia tra i più illustri matematici applicati di tutti i tempi, insieme a nomi illustri come Gauss, Fermat. Weierstrass, Hamilton, Lie (il solo nome italiano nella lista, in cui tra l’altro manca Einstein perché questi non scoprí nessuna matematica nuova) ed altri onori.
Il Prof. Santilli è stato raccomandato per vari anni da molti scienziati per il Premio Nobel in Fisica, e recentemente anche per quello in chimica, anche se questo premio non è previsto dato il noto controllo della Fondazione Nobel da parte d’interessi einsteniani.
"D. Allora, Prof. Santilli, ci indichi la condizione della fisica oggi secondo il suo punto di vista.
R. Dopo circa quarant’anni d’esperienze scientifiche in tutto il mondo, non esito nel dire che, a mio avviso, la fisica è in una crisi profonda che si può solo paragonare all’oscurantismo scientifico ai tempi di Galilei, con la differenza che ai tempi di Galilei le credenze dominanti erano di natura religiosa, mentre le radici della crisi attuale sono dovute ad interessi scientifici, finanziari, e di altro tipo.
D. Come fa ad avere un’opinione cosí poco rassicurante?
R. Il 20° secolo ha visto la scoperta della meccanica quantistica e della relatività ristretta che hanno avuto verifiche sperimentali veramente incredibili, acquistando cosí un’immensa credibilità, particolarmente nei settori fuori dalla scienza, come quelli politici e giornalistici.
N’è conseguito il subordinamento di tutte le condizioni fisiche nell’universo, tutte le cattedre, tutti gli investimenti e quant’altro attiene alla fisica a verificare strettamente le leggi quantistiche ed einsteniane, condizionamento che è in pieno vigore anche oggi.
Verso la fine del secolo scorso apparve però evidente che le leggi quantistiche ed einsteniane, mentre rimangono certamente valide per le condizioni delle loro concezioni e verifiche sperimentali, essenzialmente quelle di particelle ed onde elettromagnetiche propagantesi nel vuoto caratterizzanti i cosidetti “sistemi esterni”, dette leggi hanno chiare limitazioni per condizioni fisiche piú generali, come quelli dei “sistemi interni” in cui si hanno particelle muoventesi in mezzi fisici iperdensi, come nella struttura dei protoni, neutroni ed adroni in genere, nella struttura dei nuclei e delle stelle.
In particolare, s’è visto con estrema chiarezza verso la fine del secolo scorso che le leggi quantistiche ed einsteniane sono assolutamente insufficienti a predire, lasciamo stare a trattare, nuove energie e carburanti puliti.
Per essere esplicito, esiste oggi un’evidenza sperimentale e teorica veramente solida secondo cui le leggi quantistiche ed einsteniane sono un vero e proprio ostacolo alla risoluzione dei problemi ambientali gravissimi del nostro piccolo pianeta, problemi a cui ho dedicato una vita di studi."
"D. Prima di passare alle radici scientifiche di una condizione cosí seria, ci dica: dove va vista la sua massima responsabilità?
R. Senza dubbio la massima responsabilità della crisi della fisica va vista nella stampa a seguito del suo totale asservimento ai centri di potere scientifico, mentre la responsabilità politica è solo di riflesso, poiché il mondo politico si serve della stampa come mezzo d’informazione ed azione.
Fino ad oggi, infatti, la stampa mondiale, incluso quell’italiana, ha dato e continua a dare credibilità totale e cieca alla cosiddetta “fisica ortodossa”, ignorando vedute scientifiche nuove qualificate.
In altre parole, la stampa è ancora vittima dell’immenso fantasma d’Einstein, sopprimendo cosí la democrazia scientifica che è necessaria per il vero progresso.
Ho accettato quest’intervista proprio nella speranza che la stampa italiana riconsideri la propria posizione ed implementi il dovere etico di servire il pubblico, cosa che in questo caso si può solo fare riportando TUTTE le posizione scientifiche qualificate e non solo quelle einsteniane.
D. Noi in Italia, però, abbiamo una gran democrazia. Come fa a dire questo?
R. Purtroppo, voi italiani avete sì una gran democrazia “politica”, ma non sapete che l’Italia soffre oggi di una dittatura scientifica. È necessario qui evitare conversazioni da salotto e fare degli esempi concreti.
Nel 1995 organizzai al castello Pignatelli nel Molise una settimana di congressi scientifici tutti “post-einsteniani”, includenti matematica pura, fisica, chimica, ed ingegneria applicata, con le partecipazioni di oltre 150 scienziati illustri, includenti membri dei Comitati Nobel, Direttori di Laboratori di Fisica, Presidenti delle accademie scientifiche, congressi che dettero luogo a sei volumi d’atti e tre monografie per oltre 3000 pagine di ricerche nuove.
Tra i tanti avanzamenti scientifici, durante questi congressi annunciai la nascita di un nuovo carburante pulito a struttura NON-molecolare, oggi chiamato “Santilli MagneGas” (vedasi il sito [1]).
Nonostante la credibilità dei partecipanti e la natura degli incontri di chiarissima orientazione ecologica, fu impossibile veder pubblicate nei quotidiani nazionali italiani anche un cenno del congresso al castello Pignatelli, lasciamo stare una presentazione seria, mentre nello stesso periodo ci fu un congresso sulla relatività einsteniana a Firenze che fu strombazzato da tutti i quotidiani.
Dopo tantissimi episodi simili, va riportato l’ultimo. Il mio ex-collega di Harvard Carlo Rubbia scrisse l’anno scorso degli articoli sull’idrogeno.
Siccome sono noto nel mondo per aver studiato carburanti nuovi, vari italiani mi chiesero di esprimere il mio parere, cosa che feci, indicando i problemi gravissimi dell’idrogeno, come: la “oxygen depletion”, ossia rimozione permanente dalla nostra atmosfera d’ossigeno respirabile e sua trasformazione in acqua, quindi non piú usabile, che presentai per la prima volta al congresso sull’idrogeno a Monaco del 2000 [2]; il gran problema causato dal ‘seepagè della piccola molecola dell’idrogeno attraverso le pareti di ferro piú spesse; il pericolo è gravissimo per lo strato dell’ozono data la gran reattività dell’idrogeno con l’ozono; l’immenso inquinamento atmosferico causato dalla produzione attuale dell’idrogeno dai carburanti fossili; il costo dell’idrogeno che, a parità di contenuto energetico, è circa cinquanta volte quello della benzina ed altri problemi.
Sottomisi personalmente la nota a tutti i quotidiani, settimanali e mensili italiani, senza neanche una nota di ricezione, lasciamo stare la sua pubblicazione (la nota è disponibile nel sito [3]).
La responsabilità della stampa è quindi chiarissima, perché continua a presentare l’idrogeno come il carburante piú pulito disponibile all’uomo oggi, facendo vedere in televisione gli scappamenti d’auto ad idrogeno che producono solo vapore d’acqua, sopprimendo la presentazione dei seri problemi ecologici dell’idrogeno.
Questa soppressione documentata di democrazia scientifica da parte della stampa italiana va denunciata come premessa necessaria per le dovute correzioni, perché detta soppressione ha delle conseguenze gravissime.
Sopprimendo, infatti, i veri problemi ambientali dell’idrogeno, il mondo politico italiano continua ad erogare grosse somme per ricerche sull’idrogeno secondo tecnologie che ormai appartengono al millennio scorso, e privando il mondo politico italiano della conoscenza adeguata.
Un caso eclatante illustrante il divario tra la stampa italiana e la realtà è quello della BMW la quale, dopo aver speso oltre mezzo miliardo d’euro in automobili ad idrogeno è oggi sotto pressioni governative tedesche per terminare questo tipo di ricerche a seguito di serie minacce da gruppi ecologici di Berlino di cause per centinaia di miliardi d’euro.
Gli editori dei quotidiani, settimanali e mensili italiani dimenticano che hanno bisogno d’ossigeno per vivere.
Una situazione simile di soppressione di democrazia scientifica esiste oggi in Italia in tutti gli altri settori scientifici, con conseguenze a mio avviso serissime che vanno affrontate seriamente, ossia CON ARTICOLI PUBBLICATI, e non solo con chiacchiere intese a sopprimere la loro trattazione aperta.
Finché non vedo nella stampa italiana una vera democrazia scientifica realizzata con la PUBBLICAZIONE di TUTTE le vedute scientifiche qualificate, siano esse ortodosse e no, confermo che in Italia esiste una dittatura scientifica con conseguenze gravi tipiche di tutte le dittature.
Lettore: quello che stiamo trattando è la vita dei tuoi figli e nipoti devastata da eventi climatici sempre piú catastrofici.
In queste condizioni, vogliamo rinunciare alle nostre responsabilità senza rischiare pesanti accuse etiche e severe condanne future?"
"D. Passiamo ora alle limitazioni delle leggi quantistiche ed einsteiniane nella fisica delle particelle.
R. È mia opinione che la fisica delle particelle soffre oggi di un oscurantismo scientifico superiore, per implicazioni etiche e sociali, all’oscurantismo imposto dal Vaticano ai tempi di Galilei.
Il problema è che in questo settore gli aspetti sono molto tecnici con conseguente impossibilità da parte della stampa di capire veramente a fondo le cose, perciò tutto è ridotto a potere scientifico, premi Nobel e cose del genere."
NOTE BIOGRAFICHE
Il Prof. Santilli nacque in Molise l’8 settembre 1935, ottenne la laurea in fisica all’Università di Napoli ed il Dottorato di Ricerca in Fisica Teorica all’Università di Torino.
Nel 1968 si trasferí negli U.S.A. con la sua famiglia, la moglie Carla e la figlia Luisa, a seguito d’un invito per delle ricerche all’Università di Miami con fondi NASA. Passò poi all’insegnamento della fisica all’Università di Boston, poi al MIT e raggiunse l’apice della carriera accademica con una posizione, come fisico teorico, al Dipartimento di Matematica dell’Università di Harvard dove ricevette cinque grants dalla DOE.
Nel 1983 assunse la presidenza dell’Institute for Basic Research, fondato da un gruppo di scienziati altamente qualificati sparsi per il mondo, presidenza che detiene fino ad oggi.
Il Prof. Santilli è cittadino degli Stati Uniti d’America, cittadinanza che acquistò nel 1984.
Il Prof. Santilli ha scritto oltre 250 articoli in matematica, fisica e chimica pubblicati dalle migliori riviste scientifiche in tutto il mondo, come la Physical Review americana, il Journal of Physics inglese, il Nuovo Cimento e 15 monografie a livello post PhD. pubblicate anche dalle migliori case editrici, come la Springer-Verlag, la Kluwer, la Naukova Dumka, ed altre.
Il Prof. Santilli è noto nel mondo scientifico per aver proposto nel 1978, quand’era all’Università di Harvard, una generalizzazione strutturale della meccanica quantistica e della relatività ristretta per i cosidetti sistemi interni (particelle che si muovono una a contatto con o dentro l’altra, come nella struttura degli adroni, nuclei e stelle, piuttosto che particelle muoventesi nel vuoto, come nella struttura atomica descritta nella meccanica quantistica e relatività di Einstein), per la cui formulazione il Prof. Santilli dovette inventare matematiche completamete nuove ed oggi note come le matematiche Santilliane isotopiche, genotopiche, iperstrutturali per la descrizione di particelle in condizioni interni, ed isoduali per la descrizione delle antiparticelle.
A seguito d’un enorme lavoro scientifico in oltre due decenni da parte di centinaia di scienziati di vari paesi, incluso italiani, il lavoro comprendente oltre mille articoli tecnici, venticinque monografie, una cinquantina di volumi d’atti, diciotto conferenze internazionali fatte negli USA, Europa e Cina (l’ultima fatta nel giugno scorso all’Università di Karlsborg in Svezia), la meccanica adronica ha passato da lungo tempo l’interesse scientifico, dal momento che ha già visto investimenti industriali di molti milioni di dollari.
Le generalizzazioni isotopiche, genotopiche ed iperstrutturali, infatti, sono state sviluppate sin dalla loro proposta originale del 1978 per lo studio rigoroso di nuove energie e carburanti puliti che non si possono neanche prevedere, lasciamo stare di trattare con la meccanica quantistica e le teorie einsteniane.
In particolare, il prof. Santilli ha recentemente scoperto una nuova specie chimica chiamata “magnecolare”, onde differenziarla da quella molecolare, il cui bond non è di valenza ma di tipo nuovo particolarmente adatto per una combustione completa, quindi d’interesse ecologico.
A seguito di questi risultati il Prof. Santilli ha ricevuto molti onori, tra cui: un’aula portante il suo nome in un istituto di ricerche in Australia, una medaglia d’oro per meriti scientifici dall’Università di Orleans in Francia, la nomina del Prof. Santilli da parte dell’Accademia delle Scienze dell’Estonia tra i più illustri matematici applicati di tutti i tempi, insieme a nomi illustri come Gauss, Fermat. Weierstrass, Hamilton, Lie (il solo nome italiano nella lista, in cui tra l’altro manca Einstein perché questi non scoprí nessuna matematica nuova) ed altri onori.
Il Prof. Santilli è stato raccomandato per vari anni da molti scienziati per il Premio Nobel in Fisica, e recentemente anche per quello in chimica, anche se questo premio non è previsto dato il noto controllo della Fondazione Nobel da parte d’interessi einsteniani.
"D. Allora, Prof. Santilli, ci indichi la condizione della fisica oggi secondo il suo punto di vista.
R. Dopo circa quarant’anni d’esperienze scientifiche in tutto il mondo, non esito nel dire che, a mio avviso, la fisica è in una crisi profonda che si può solo paragonare all’oscurantismo scientifico ai tempi di Galilei, con la differenza che ai tempi di Galilei le credenze dominanti erano di natura religiosa, mentre le radici della crisi attuale sono dovute ad interessi scientifici, finanziari, e di altro tipo.
D. Come fa ad avere un’opinione cosí poco rassicurante?
R. Il 20° secolo ha visto la scoperta della meccanica quantistica e della relatività ristretta che hanno avuto verifiche sperimentali veramente incredibili, acquistando cosí un’immensa credibilità, particolarmente nei settori fuori dalla scienza, come quelli politici e giornalistici.
N’è conseguito il subordinamento di tutte le condizioni fisiche nell’universo, tutte le cattedre, tutti gli investimenti e quant’altro attiene alla fisica a verificare strettamente le leggi quantistiche ed einsteniane, condizionamento che è in pieno vigore anche oggi.
Verso la fine del secolo scorso apparve però evidente che le leggi quantistiche ed einsteniane, mentre rimangono certamente valide per le condizioni delle loro concezioni e verifiche sperimentali, essenzialmente quelle di particelle ed onde elettromagnetiche propagantesi nel vuoto caratterizzanti i cosidetti “sistemi esterni”, dette leggi hanno chiare limitazioni per condizioni fisiche piú generali, come quelli dei “sistemi interni” in cui si hanno particelle muoventesi in mezzi fisici iperdensi, come nella struttura dei protoni, neutroni ed adroni in genere, nella struttura dei nuclei e delle stelle.
In particolare, s’è visto con estrema chiarezza verso la fine del secolo scorso che le leggi quantistiche ed einsteniane sono assolutamente insufficienti a predire, lasciamo stare a trattare, nuove energie e carburanti puliti.
Per essere esplicito, esiste oggi un’evidenza sperimentale e teorica veramente solida secondo cui le leggi quantistiche ed einsteniane sono un vero e proprio ostacolo alla risoluzione dei problemi ambientali gravissimi del nostro piccolo pianeta, problemi a cui ho dedicato una vita di studi."
"D. Prima di passare alle radici scientifiche di una condizione cosí seria, ci dica: dove va vista la sua massima responsabilità?
R. Senza dubbio la massima responsabilità della crisi della fisica va vista nella stampa a seguito del suo totale asservimento ai centri di potere scientifico, mentre la responsabilità politica è solo di riflesso, poiché il mondo politico si serve della stampa come mezzo d’informazione ed azione.
Fino ad oggi, infatti, la stampa mondiale, incluso quell’italiana, ha dato e continua a dare credibilità totale e cieca alla cosiddetta “fisica ortodossa”, ignorando vedute scientifiche nuove qualificate.
In altre parole, la stampa è ancora vittima dell’immenso fantasma d’Einstein, sopprimendo cosí la democrazia scientifica che è necessaria per il vero progresso.
Ho accettato quest’intervista proprio nella speranza che la stampa italiana riconsideri la propria posizione ed implementi il dovere etico di servire il pubblico, cosa che in questo caso si può solo fare riportando TUTTE le posizione scientifiche qualificate e non solo quelle einsteniane.
D. Noi in Italia, però, abbiamo una gran democrazia. Come fa a dire questo?
R. Purtroppo, voi italiani avete sì una gran democrazia “politica”, ma non sapete che l’Italia soffre oggi di una dittatura scientifica. È necessario qui evitare conversazioni da salotto e fare degli esempi concreti.
Nel 1995 organizzai al castello Pignatelli nel Molise una settimana di congressi scientifici tutti “post-einsteniani”, includenti matematica pura, fisica, chimica, ed ingegneria applicata, con le partecipazioni di oltre 150 scienziati illustri, includenti membri dei Comitati Nobel, Direttori di Laboratori di Fisica, Presidenti delle accademie scientifiche, congressi che dettero luogo a sei volumi d’atti e tre monografie per oltre 3000 pagine di ricerche nuove.
Tra i tanti avanzamenti scientifici, durante questi congressi annunciai la nascita di un nuovo carburante pulito a struttura NON-molecolare, oggi chiamato “Santilli MagneGas” (vedasi il sito [1]).
Nonostante la credibilità dei partecipanti e la natura degli incontri di chiarissima orientazione ecologica, fu impossibile veder pubblicate nei quotidiani nazionali italiani anche un cenno del congresso al castello Pignatelli, lasciamo stare una presentazione seria, mentre nello stesso periodo ci fu un congresso sulla relatività einsteniana a Firenze che fu strombazzato da tutti i quotidiani.
Dopo tantissimi episodi simili, va riportato l’ultimo. Il mio ex-collega di Harvard Carlo Rubbia scrisse l’anno scorso degli articoli sull’idrogeno.
Siccome sono noto nel mondo per aver studiato carburanti nuovi, vari italiani mi chiesero di esprimere il mio parere, cosa che feci, indicando i problemi gravissimi dell’idrogeno, come: la “oxygen depletion”, ossia rimozione permanente dalla nostra atmosfera d’ossigeno respirabile e sua trasformazione in acqua, quindi non piú usabile, che presentai per la prima volta al congresso sull’idrogeno a Monaco del 2000 [2]; il gran problema causato dal ‘seepagè della piccola molecola dell’idrogeno attraverso le pareti di ferro piú spesse; il pericolo è gravissimo per lo strato dell’ozono data la gran reattività dell’idrogeno con l’ozono; l’immenso inquinamento atmosferico causato dalla produzione attuale dell’idrogeno dai carburanti fossili; il costo dell’idrogeno che, a parità di contenuto energetico, è circa cinquanta volte quello della benzina ed altri problemi.
Sottomisi personalmente la nota a tutti i quotidiani, settimanali e mensili italiani, senza neanche una nota di ricezione, lasciamo stare la sua pubblicazione (la nota è disponibile nel sito [3]).
La responsabilità della stampa è quindi chiarissima, perché continua a presentare l’idrogeno come il carburante piú pulito disponibile all’uomo oggi, facendo vedere in televisione gli scappamenti d’auto ad idrogeno che producono solo vapore d’acqua, sopprimendo la presentazione dei seri problemi ecologici dell’idrogeno.
Questa soppressione documentata di democrazia scientifica da parte della stampa italiana va denunciata come premessa necessaria per le dovute correzioni, perché detta soppressione ha delle conseguenze gravissime.
Sopprimendo, infatti, i veri problemi ambientali dell’idrogeno, il mondo politico italiano continua ad erogare grosse somme per ricerche sull’idrogeno secondo tecnologie che ormai appartengono al millennio scorso, e privando il mondo politico italiano della conoscenza adeguata.
Un caso eclatante illustrante il divario tra la stampa italiana e la realtà è quello della BMW la quale, dopo aver speso oltre mezzo miliardo d’euro in automobili ad idrogeno è oggi sotto pressioni governative tedesche per terminare questo tipo di ricerche a seguito di serie minacce da gruppi ecologici di Berlino di cause per centinaia di miliardi d’euro.
Gli editori dei quotidiani, settimanali e mensili italiani dimenticano che hanno bisogno d’ossigeno per vivere.
Una situazione simile di soppressione di democrazia scientifica esiste oggi in Italia in tutti gli altri settori scientifici, con conseguenze a mio avviso serissime che vanno affrontate seriamente, ossia CON ARTICOLI PUBBLICATI, e non solo con chiacchiere intese a sopprimere la loro trattazione aperta.
Finché non vedo nella stampa italiana una vera democrazia scientifica realizzata con la PUBBLICAZIONE di TUTTE le vedute scientifiche qualificate, siano esse ortodosse e no, confermo che in Italia esiste una dittatura scientifica con conseguenze gravi tipiche di tutte le dittature.
Lettore: quello che stiamo trattando è la vita dei tuoi figli e nipoti devastata da eventi climatici sempre piú catastrofici.
In queste condizioni, vogliamo rinunciare alle nostre responsabilità senza rischiare pesanti accuse etiche e severe condanne future?"
"D. Passiamo ora alle limitazioni delle leggi quantistiche ed einsteiniane nella fisica delle particelle.
R. È mia opinione che la fisica delle particelle soffre oggi di un oscurantismo scientifico superiore, per implicazioni etiche e sociali, all’oscurantismo imposto dal Vaticano ai tempi di Galilei.
Il problema è che in questo settore gli aspetti sono molto tecnici con conseguente impossibilità da parte della stampa di capire veramente a fondo le cose, perciò tutto è ridotto a potere scientifico, premi Nobel e cose del genere."
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http://www.metamorfosi-aliene.it/argomenti-scientifici/la-scienza-oltre-il-velo-di-maya/la-scienza-oltre-il-velo-di-maya/267-intervista-al-prof-ruggero-maria-santilli.html
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