“Caro amico,
alcuni amici mi hanno chiesto con insistenza di scriverle una lettera per il bene dell’umanità. Io ho resistito alla richiesta, a causa della sensazione che qualunque lettera da parte mia sarebbe stata interpretata come un atto di impertinenza.
Tuttavia, qualcosa mi spinge a fare lo stesso un tentativo, qualunque valore esso possa avere.E’ evidente che lei oggi è l’unica persona al mondo che possa scongiurare una guerra che potrebbe riportare l’umanità ad uno stato selvaggio. E’ disposto a pagare questo prezzo per raggiungere il suo obiettivo, qualunque valore questo obiettivo possa avere per lei? Ascolterà l’appello di uno che ha deliberatamente rinnegato il metodo della guerra, non senza considerevoli risultati? In ogni caso le anticipo le mie scuse se in qualche modo ho sbagliato decidendo di scriverle. Sinceramente vostro,
M. K. Gandhi”
alcuni amici mi hanno chiesto con insistenza di scriverle una lettera per il bene dell’umanità. Io ho resistito alla richiesta, a causa della sensazione che qualunque lettera da parte mia sarebbe stata interpretata come un atto di impertinenza.
Tuttavia, qualcosa mi spinge a fare lo stesso un tentativo, qualunque valore esso possa avere.E’ evidente che lei oggi è l’unica persona al mondo che possa scongiurare una guerra che potrebbe riportare l’umanità ad uno stato selvaggio. E’ disposto a pagare questo prezzo per raggiungere il suo obiettivo, qualunque valore questo obiettivo possa avere per lei? Ascolterà l’appello di uno che ha deliberatamente rinnegato il metodo della guerra, non senza considerevoli risultati? In ogni caso le anticipo le mie scuse se in qualche modo ho sbagliato decidendo di scriverle. Sinceramente vostro,
M. K. Gandhi”
il 23 luglio del 1939, alla vigilia della seconda guerra mondiale, Gandhi scrisse questa lettera a Hitler, per scongiurare la Seconda Guerra Mondiale.
Fonte:
La seconda lettera di Gandhi a Hitler
Il 24 dicembre 1940 Gandhi scrisse la sua seconda lettera ad Hitler.
La speranza di poter cambiare il corso della storia, o anche solo di
ottenere una semplice, breve tregua, con un semplice appello umanitario,
appare inevitabilmente viziata da ingenuità.
Caro amico,
se vi chiamo amico, non è per formalismo. Io non ho nemici. Il lavoro della mia vita da più di trentacinque anni è stato quello di assicurarmi l’amicizia di tutta l’umanità, senza distinzione di razza, di colore o di credo. Spero che avrete il tempo e la voglia di sapere come una parte importante dell’umanità che vive sotto l’influenza di questa dottrina di amicizia universale considera le vostre azioni. Non dubitiamo della vostra bravura e dell’amore che nutrite per la vostra patria e non crediamo che siate il mostro descritto dai vostri avversari. Ma i vostri scritti e le vostre dichiarazioni, come quelli dei vostri amici e ammiratori, non permettono di dubitare che molti dei vostri atti siano mostruosi e che attentino alla dignità umana, soprattutto nel giudizio di chi, come me, crede all’amicizia universale.
se vi chiamo amico, non è per formalismo. Io non ho nemici. Il lavoro della mia vita da più di trentacinque anni è stato quello di assicurarmi l’amicizia di tutta l’umanità, senza distinzione di razza, di colore o di credo. Spero che avrete il tempo e la voglia di sapere come una parte importante dell’umanità che vive sotto l’influenza di questa dottrina di amicizia universale considera le vostre azioni. Non dubitiamo della vostra bravura e dell’amore che nutrite per la vostra patria e non crediamo che siate il mostro descritto dai vostri avversari. Ma i vostri scritti e le vostre dichiarazioni, come quelli dei vostri amici e ammiratori, non permettono di dubitare che molti dei vostri atti siano mostruosi e che attentino alla dignità umana, soprattutto nel giudizio di chi, come me, crede all’amicizia universale.
È stato così con la vostra umiliazione
della Cecoslovacchia, col rapimento della Polonia e l’assorbimento della
Danimarca. Sono consapevole del fatto che, secondo la vostra concezione
della vita, quelle spoliazioni sono atti lodevoli.Ma noi abbiamo
imparato sin dall’infanzia a considerarli come atti che degradno
l’umanità. In tal modo non possiamo augurarci il successo delle vostre
armi. Ma la nostra posizione è unica.Noi resistiamo all’imperialismo
britannico quanto al nazismo.Se vi è una differenza, è una differenza di
grado. Un quinto della razza umana è stato posto sotto lo stivale
britannico con mezzi inaccettabili. La nostra resistenza a questa
oppressione non significa che noi vogliamo del male al popolo
britannico. Noi cerchiamo di convertirlo, non di batterlo sul campo di
battaglia. La nostra rivolta contro il dominio britannico è fatta senza
armi. Ma che noi si riesca a convertire o meno i britannici, siamo
comunque decisi a rendere il loro dominio impossibile con la non
cooperazione non violenta. Si tratta di un metodo invincibile per sua
natura. Si basa sul fatto che nessun sfruttatore potrà mai raggiungere
il suo scopo senza un minimo di collaborazione,volontaria o forzata, da
parte della vittima, I nostri padroni possono possedere le nostre terre e
i nostri corpi, ma non le nostre anime. Essi non possono possedere
queste ultime che sterminando tutti gli indiani, uomini, donne e
bambini.E’ vero che tutti non possono elevarsi a tale grado di eroismo e
che la foza può disperdere la rivolta, ma non è questa la
questione.Perché se sarà posibile trovare in India un numero conveniente
di uomini e di donne pronti, senza alcuna animosità verso gli
sfruttatori a sacrificare la loro vita piuttosto che piegare il
ginocchio di fronte a loro, queste persone avranno mostrato il cammino
che porta alla liberazione dalla tirannia violenta. Vi prego di credermi
quando affermo che in India trovereste un numero inaspettato di uomini e
donne simili. Essi hanno ricevuto questa formazione da più di vent’
anni. Con la tecnica della non violenza, comé ho detto, la sconfitta non
esiste. Si tratta di un «agire o morire senza uccidere nè ferire. Essa
può essere utilizzata praticamente senza denaro e senza l’aiuto di
quella scienza della distruzione che voi avete portato a un tale grado
di perfezione.Io sono stupito dal fatto che voi non vediate come questa
non sia monopolio di nessuno. Se non saranno i britannici, sarà qualche
altra potenza a migliorare il vostro metodo e a battervi con le vostre
stesse armi. Non lascerete al vostro popolo un’eredità di cui potrà
andare fiero. Non potrà andare orgoglioso raccontando atti crudeli,
anche se abilmente preparati. Vi chiedo dunque in nome dell’umanità di
cessare la guerra. In questa stagione in cui i cuori dei popoli d’Europa
implorano la pace,noi abbiamo sospeso anche la nostra stessa lotta
pacifica. Non è troppo chiedervi di fare uno sforzo per la pace in un
momento che forse non significherà nulla per voi, ma che deve
significare molto per i milioni di europei di cui io sento il muto
clamore per la pace, perché le mie orecchie sono abituate a sentire le
masse silenziose. Avevo intenzione d’indirizzare un appello congiunto a
voi e al signor Mussolini, che ho avuto l’onore di incontrare all’epoca
del mio viaggio in Inghilterra come delegato alla Conferenza della
tavola rotonda. Spero che egli vorrà considerare questo come se gli
fosse stato indirizzato, con i necessari mutamenti.
Fonte:
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