giovedì 14 febbraio 2013
Riflessioni del Buddha tratte dal libro "la serenità" di Mauro Maggio
"Vivete nella gioia, vivete nell'amore ,senza malevolenza fra i malevoli, senza inimicizia anche fra i nemici.
Vivete nella gioia,vivete liberi da infermità, siate in buona salute anche fra gli ammalati.
Vivete nella gioia, vivete senza senza frenesia, liberi dall'inquietudine anche fra coloro che sono inquieti.
Vivete nella gioia, vivete senza possedere beni, nutrendovi del piacere (altrui), e sarete come gli dei risplendenti.
La vittoria è foriera di sofferenza, perchè chi è vinto è lasciato nel dolore. Distaccatevi da ogni desiderio di vittoria o di sconfitta e vivrete in pace e serenità.
Non v'è fuoco come la passione, non v'è crimine peggiore dell'odio, ne sofferenza paragonabile a quella dell'essere divisi, nè beatitudine dolce come la pace.
L'ingordigia è il male peggiore, la brama la peggiore sventura. Il saggio, riconoscendo tutto questo, consegue la felicitò ultima, il Nirvana.
La salute è il dono più grande, l'appagamento la più gran richezza,un amico fidato è il miglior parente, il Nirvana la più grande felicità.
Chi ha gustato il sapore della solitudine e la dolcezza della pacificazione assapora la magnificienza del Dharma ed è libero da ogni paura e attaccamento.
Felice è colui che contempla i santi, è sempre bello vivere con gli Eletti. E' saggio colui che rifugge dalla compagnia degli stolti.
Chi si muove in compagnia degli stolti è come viaggiasse con un nemico. E' bello stare con il saggio, come si incotrasse un familiare.
Perciò seguite i saggi, i sapienti, i pazienti, chi compie il proprio dovere, i nobili; esseri di siffatta natura si devono seguire, come la luna segue il cammino delle stelle."
"Il guerriero sacro è dotato di 7 buone qualità.
Ed egli ha pudore, si vergogna di poter nuocere, in azioni, parole e pensieri; si osserva per non cadere in atteggiamenti controproducenti.
Ed egli è attento, si trattiene dall'agire malamente, nell'azione, così come con parole e pensieri; ha cura di non cadere in atteggiamenti dannosi.
Ed è un conoscitore della parola, custode della parola, guardiano dell'insegnamento; e ciò che è utile egli fa bene prima, durante e dopo, fedele al senso e al contenuto; egli tramanda l'ascetismo perfettamente purificato, rischiarato: egli custodisce ciò che conosce e ha compreso a fondo, che domina nel discorso e serba nella memoria.
Egli ha l'animo e la forza di rinnegare la falsità e di incoraggiare ciò che è vero, si mantiene forte e costante. Egli non cede nella battaglia per la verità.
Ed egli ha sapere, è dotato della più alta presenza di spirito: egli pensa ocstantemente a ciò che da tempo fu fatto, che da tempo fu detto; di ciò egli sempre si ricorda.
Ed egli è perspicace, dotato di saggezza, egli vede il sorgere e il trmonatare delle cose; la santa, penetrante conoscenza, che porta al completo annientamento del dolore."
"La gente serve e persegue uno scopo:
Amici che nulla cercano rari sono oggigiorno:
Gli uomini, saggi per ciò che concerne egoistici scopi, sciocchi sono:
Vai da solo come un rinoceronte!"
"Qui l'accento è posto sulla fortunata circostanza dell'incontro con un essere che ha raggiunto la saggezza. Un compagno di viaggio che ha tanto camminato, ed è quindi in grado di di mostrare ad altri gli errori e segnalare i pericoli sul sentiero. Un individuo che ha forgiato se stesso nella ricerca del vero, impassibile al biasimo e alla lode del mondo, capace di placarsi al solo percepire il profumo della verità. A nulla attaccato, imperturbabile nella buona e nella cattiva sorte, egli va semplicemente per la sua strada, lasciandosi appena sfiorare dalle lusinghe del mondo.
Il compagno di viaggio ideale, il riferimento per un tratto di cammino, che comunque-prima o poi- bisognerà abbandonare per calcare da soli quella via che conduce alla liberazione."
"Dal Dhammapada
Se ti imbatti in un saggio che ti mostra i tuoi errori e ti segnala i pericoli del cammino, seguilo come seguiresti chi possiede la mappa di un tesoro.
Lasciati ammonire, lasciati guidare, lasciati distogliere dall'errore. Un uomo cosifatto è amato da tutti coloro che cercano la verità.
Non frequentare cattive compagnie. Cerca l'amicizia di coloro che amano la verità.
Bevi alla sorgente del Dharma e vivi nella serenità e nella gioia.
Come il contadino incanala l'acqua, come il fabbro raddrizza le sue frecce, come il falegname lavoro il legno, così il saggio lavora se stesso.
Come una rupe non è scossa dal vento, egli non è scosso dall'elogio o dal biasimo degli uomini.
Nell'udire la verità, il suo cuore diventa come un lago profondo, limpido e calmo.
Non desidera nulla e non parla a vuoto. Qualsiasi cosa gli accada, nella fortuna e nella disgrazia, va per la sua strada senza attaccarsi a nulla....
Solo il non odiare può eliminare l'odio.
Convertire il pensiero è dunque la miglior cosa che possiamo fare; l'antica ricetta di quello che oggi è il tanto alla moda "pensiero positivo"
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