venerdì 29 marzo 2013

Estratti dal libro "Alberi Sacri " di Mario Pianesi-Sergio Guidi-Andrea Gulminelli-Domenico Plauto Battaglia-Franco Tassi



1. Memoria:l'albero secolare ci ricorda perennemente il passato.da dove viene tutto il presente; passato da rispettare e proteggere, indispensabile per la sopravvivenza umana.
2. Ammirazione: l'albero secolare è da ammirare, ancora di più dell'albero comune, per la sua capicità di mantenersi nel tempo, aiutandosi e aiutando a continuare il percorso della vita.
3.Amore: l'albero secolare in ogni momento della sua esistenza ci ha dato ossigeno e altri elementi indispensabili per la vita, per un buon pensare parlare e agire; donando senza chiedere altro che il proprio rispetto.
4.Comprensione:per l'uomo normale è semplice comprendere che la vita di tutto il mondo animale e umano dipende dal mondo vegetale; mantenere in vita l'albero secolare equivale a mantenersi in vita.
5Giustizia:l'albero secolare ha svolto la sua missione di vita e avere cura di lui equivale ad avere cura di noi stessi, mantenerlo è mantenersi , curarlo è curarsi, comprenderlo è comprendersi, giudicarlo è giudicarsi.

Negli ultimi anni è stata verificata una forte diminuzione del numero delle api: le cause sono da attribuirsi all'uso indiscriminato dei pesticidi in agricultura, all'inquinamento , ai cambiamenti climatici, alle malttie che hanno falcidiato in breve tempo circa la metà delle api italiane.
E' un vero disastro ambientale ed economico: se pensiamo al ruolo indispensabile di questi insetti e al benificio per la produzione agricola che deriva da una buona impollinazione, il danno è quntificabile in circa 1600 milioni di euro l'anno /pari a circa 1240 euro per ogni alveare). Nel 2007 sono stati perduti 200.000 alveari in italia, con un danno economico di circa 250 milioni di euro. La moria delle api in europa si aggira sul 30/50%, mentre negli stati uniti la situazione è ancora più grave con perdite che arrivano al 70%.

Il consumo dell'ossigeno presente nell'atmosfera,per effetto delle varie attività dell'uomo, è andato aumentando velocemente negli ultimi decenni e parallelamente anche la produzione di anidride carbonica (causa dell'effetto serra), un trend che pare oggi inarrestabile per il prossimo futuro. La percentuale di ossigeno nell'atmosfera è di circa il 21%; i nostri polmoni, però,non riescono più ad assorbirlo se questa quantità scende al di sotto del 16/17%. Quindi anche una lieve diminuzione percentuale può rendere più difficile la respirazione e quindi la vita. Poichè l'unica fonte che invece produce ossigeno sono le piante verdi e quindi anche gli alberi, rispettare i boschi e le aree verdi e piantare nuovi alberi è una buona risposta ai cambiamenti climatici in atto.

Le funzioni ecologiche del bosco e degli alberi sono diverse:
1idreologica: riduce l'erosione del suolo,regola il deflusso idrico,conserva le falde acquifere e alimenta le sorgenti.
2 igienico sanitaria e ambientale:regola l'equilibrio ossigeno_biossido di carbonio nell'aria, filtra e abbatte gli inquinanti gassosi e i particolati,assorbe e riduce la radioattività, contiene l'inquinamento acustico, depura le acque.
3turistico ricreativa:migliora la qualità del paesaggio e del microclima e si caratterizza per la capacità rilassante sul sistema neurovegetativo.
4ecologica: conserva il patrimonio genetico di animali e vegetali a rischio di estinzione.

Se gli abitanti della terra piantassero più alberi, il pianeta potrebbe essere salvato. Questo è il messaggio di Wngari Maathai, insignita nel 1994 del premio nobel per la pace,avendo promosso l'impianto in kenya di 30 milioni di alberi per combattere la desertificazione. Con un miliardo di alberi in più si assicurerebbe l'assorbimento di ben 250 milioni di tonnellate di CO2,riducendo sensibilmente l'effetto serra. Per tutti i paesi più ricchi, civili e progrediti,ecco una lezione esemplare dall'africa.

Alberi e cibo: alberi e uomini fanno parte di una vita in comune, la vita è una sola e unica. Gli alberi sono come fratelli per l'uomo e vanno amati e tutelati; chi pianta gli alberi ama gli altri, oltre che se stesso. L'albero da frutto è un gesto d'amore e generosità da parte della natura verso l'uomo; l'albero immobile come un eremita concentra le energie cosmiche, trasformando il divino in bellezza, linfa vitale in comunione con l'universo.


olivo 3800 anni

Gli esperti hanno constatato che un albero di 100 anni, valutato in termini di produzione di ossigeno, vale molto di più di 2 alberi di 50 anni e, più si scende, più la proporzione non è artimetica, nel senso che, al limite, per ottenere lo stesso effetto di un albero secolare occorrono ben 1.800 giovani alberi.

L'uomo non è carnivoro ma purtroppo oggi la tendenza è quella di consumare sempre più carne. L'aumento della popolazione mondiale fa si che ci sarà in futuro sempre più bisogno di terreni per l'agricoltura dai quali trarre il cibo necessario. I cereali sono il cibo ideale per l'uomo e la loro produzione non richiede un elevato apporto di energia come invece avviene per le carni: per produrre 1 kg di carne bovina occorrono oltre 7 kg di cereali. Inoltre un capo bovino da latte produce ogni anno circa 100 kg di metano per fermentazione ruminale e 44 kg per stabulazione (1 kg di metano è uguale a 23 kg di CO2). I bovini concorrono a scaldare il pianeta : oggi ci sono nel mondo 1,4 miliardi di capi, il quadruplo di un secolo fa.

Con questo tasso di impoverimento delle biodiversità vegetale nei prossimi decenni una grande percentuale delle forme viventi del pianeta potrebbe estinguersi.

Alberi e vita: distruggere i patriarchi e gli alberi in genere è molto più grave che uccidere un animale: i vegetali infatti sono il primo anello della catena alimentare; senza di essi non ci sarebbe vita sulla terra, non potrebbero vivere nè gli animali nè l'uomo stesso.

I patriarchi sono le piante più vecchie , possono avere anche migliaia di anni; da loro sono nati gli alberi che ci stanno attorno : essi hanno storie fatte di gioie e dolori come quelle degli uomini, scritte negli anelli del legno; per capirle bisogna saperle ascoltare.

I consumatori, orientando i loro acquisti , hanno la possibilità di decidere il futuro dell'agricoltura, ma anche di consentire il mantenimento della biodiversità rurale. Molte varietà di prodotti ortofrutticoli si sono estinte perchè nessuno le richiedeva più sul mercato..........Il consumatore deve essere educato a riconoscere i prodotti per la loro qualità e genuinità;quindi scegliere il cibo con la testa non solo con gli occhi.

Rispettare la natura significa anche adottare comportamenti quotidiani ecocompatibili,quali ad esempio: il risparmio dell'energia (combustibili, carburanti elettricità, gas etc.) il consumo razionale delle risorse primarie (come l'acqua), l'uso di prodotti biodegradabili e meno inquinanti (imballaggi, detergenti, etc.), la riduzione degli sprechi, la minor produzione di rifiuti e il coretto smaltimento degli stessi(p.es. con la raccolta differenziata):


castagno 3000 anni

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