domenica 14 luglio 2013
Pezzi tratti dal libro "Gli insegnamenti di Don Juan" Carlos Castaneda
"Il mondo di tutti i giorni non può più essere considerato qualcosa di personale, che esercita un potere su di noi, che può crearci o distruggerci, perchè il campo di battaglia dell'uomo non è la lotta con il mondo cicostante. Il suo campo di battaglia si trova al di là dell'orizzonte, in una regione inimmaginabile per la maggior parte degli uomini, una regione dove l'uomo cessa di essere uomo. Don Juan spiegò queste affermazioni dicendo che, dal punto di vista energetico, era indispensabile che gli uomini iniziassero a comprendere che l'unica cosa che conta è il loro incontro con l'infinito. Non riuscì a fornire una descrizione più semplice del termine infinito. Disse che era energeticamente irriducibile. Non si poteva ricorrere a una metafora per spiegarlo, nè si poteva farvi riferimento se non con termini vaghi come infinito."
"Ad esempio, mi mise in guardia sul fatto che il mio mondo quotidiano non fosse governato dalla mia percezione, ma dall'interpretazione della mia percezione."
"Libero dagli idealismi e dai falsi obiettivi, l'uomo ha come nica funzione quella di essere la forza guida di se stesso."
"E' tutto molto semplice da capire. La paura è il primo nemico naturale che un uomo deve superare lungo la strada verso la conoscenza. Inoltre, tu sei curioso e questo sistema le cose. Imparerai tuo malgrado: è la regola."
"Non ci sono aspetti positivi per quel che mi riguarda. Tutto quello che so è che ho paura". "Non c'è nulla di male ad avere paura. Quando siamo spaventati vediamo le cose sotto una luce diversa"
"...Non sei abituato a questa vita, per questo non fai caso ai segni (presagi). Sei una persona seria, ma la tua serietà è indirizzata a quello che fai, non a quello che succede all'esterno. Sei troppo concentrato su te stesso. E' quello il problema, e causa una fatica terribile". "Ma cos'altro si può fare Don Juan?" "Cerca e guarda le meraviglie che ti circondano. Ti stancherai di guardare solo te stesso.."
"Devi sempre tenerlo a mente, e se hai la sensazione di non doverla seguire, non sei tenuto a farlo a qualunque costo. Per avere una tale chiarezza di idee è necessario condurre una vita disciplinata. Solo così sarai in grado di capire che una strada è soltanto una strada, e che abbandonarla non è un affronto nè verso se stessi nè verso gli altri, se ce lo chiede il nostro cuore. Ma la decisione di proseguire su quella strada o di abbandonarla deve essere presa indipendentemente dalla paura o dall'ambizione. Ti avverto: osserva la strada da vicino e senza fretta, provala tutte le volte che lo ritieni necessario e poi rivolgi a te stesso, e a nessun altro, questa domanda: Questa strada ha un cuore? Le strade sono tutte uguali: non portano da nessuna parte. Alcune attraversano la boscaglia e altre vi si addentrano. Posso dire di aver percorso strade molto lunghe nella mia vita, ma non sono mai arrivato da nessuna parte. La domanda del mio benefattore ha un senso soltanto adesso. Questa strada ha un cuore? Se ce l'ha, è la strada giusta, se non ce l'ha, è inutile. Nessuna delle due porterà da qualche parte, ma una ha un cuore, l'altra non ce l'ha. Una rende il viaggio felice, e finchè la seguirai sarete una cosa sola. L'altra ti farà maledire la vita. Un ti fa sentire forte, l'altra ti indebolisce."
"Don Juan sintetizzò la giustificazione logica di tutte le sue conoscenze nell'affermazione che, per lui, la cosa più importante era trovare una strada che avesse un cuore e attraversarla in tutta la sua lunghezza. Con questa metafora intendeva dire che per lui l'identificazione con un'alternativa ragionevole era sufficiente, così come era sufficinete il semplice viaggio, perchè qualsiasi speranza di raggiungere una posizione permanente travalica i confini del suo sapere."
"La condizione di uomo di sapere non è permanente. Non si raggiunge mai la certezza di questo stato, anche una volta portate a termine le fasi prestabilite dell'apprendistato. E' sottinteso che lo scopo delle varie fasi è soltanto quello di mostrare come diventare un uomo di sapere. Quell'obiettivo, quindi, non viene mai raggiunto completamente e si inserisce in un processo continuo che comprende: l'idea che è necessario rinnovare l'impegno di diventare un uomo di sapere; l'idea della propria transitorietà; l'idea che sia necessario seguire la strada che ha un cuore."
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