ENTRA IN VIGORE UNA NUOVA LEGGE CHE RIGUARDERA’ NON SOLTANTO I NEONATI MA ANCHE I BAMBINI ADOTTATI
Una vecchia legge dei primi anni ’90 che, purtroppo, non ha mai visto
un’adeguata applicazione se non nei (rari) casi in cui ha potuto
contare sulla disponibilità e sulla sensibilità ambientale di qualche
amministratore locale: il suo nome era “legge Rutelli” ed introduceva
l’obbligo di piantare un giovane albero ogni qual volta in cui un nuovo
nato veniva registrato all’anagrafe. Scopo del provvedimento era quello
di promuovere ed ampliare gli spazi verdi soprattutto nelle aree
urbane.Ora quella norma sembra essere destinata a diventare finalmente
operativa e, dunque, l’aspetto di molte delle nostre città potrebbe di
fatto modificarsi: il 16 febbraio è entrata in vigore la legge n.10 del
14 gennaio 2013 che, arricchita da alcune modifiche apportate al
precedente impianto normativo, dovrebbe garantire l’incremento delle
aree verdi urbane. Due le principali revisioni alla vecchia legge: la
prima prevede che i nuovi alberi vengano piantiti non soltanto in
occasione della venuta al mondo di ciascun neonato ma anche ogni qual
volta un bimbo adottato entra a far parte di una famiglia del Comune; la
seconda restringe i destinatari della legge esclusivamente alle
cittadine con popolazione superiore alle 15 000 unità.
UN ALTRO LEGGERO CAMBIAMENTO
riguarda i tempi della piantumazione che dovrà avvenire entro sei
mesi di distanza dalla nascita (o dall’adozione) e non più entro il
primo anno. L’augurio è che tale legge, riveduta ed adeguata, possa
aiutare a contrastare la perdita di zone verdi nelle città che, secondo i
dati ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca
ambientale), avanzerebbe di otto metri quadrati al secondo, con
prevedibili conseguenze sulla qualità dell’aria e della vita destinata
agli abitanti dei centri urbani, anche piccoli. Compito dei Comuni, ora,
sarà quello di informare l’ente preposto alla vigilanza (il Comitato
per lo sviluppo del verde pubblico presso il Ministero dell’Ambiente)
sulle tipologie di alberi scelti, sui luoghi e sui tempi in cui si è
piantato: a fine anno, inoltre, dovrà essere compilato un censimento
degli alberi. Certo, con il tasso di natalità italiana difficilmente
vedremo rigogliose foreste nascere sotto i nostri occhi; ma decisamente
questo sarebbe un ottimo inizio.
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